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il Consiglio Comunale di Josse ritira le sue deleghe al sindaco

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Un nuovo passo è stato compiuto a Josse durante il Consiglio comunale tenutosi questo martedì 12 novembre 2024, nel conflitto tra 11 consiglieri comunali (su 15) e il sindaco, Patrick Benoist. Organizzata su iniziativa di questi 11 eletti – ha dichiarato un gruppo di opposizione – la seduta prevedeva una sola deliberazione all'ordine del giorno: “Revoca delle deleghe del Consiglio comunale al sindaco”.

Con dieci voti favorevoli e cinque contrari, il sindaco è stato privato delle 28 deleghe che gli erano state conferite durante la prima riunione dell'assemblea deliberativa successiva alle elezioni comunali del 2020.

Già sotto supervisione finanziaria

Attualmente a Josse regna la politica del colpo per colpo: il 26 marzo, la maggioranza degli eletti ha respinto il bilancio iniziale del comune, che è stato posto sotto il controllo finanziario della prefettura delle Landes, che ha stabilito un bilancio di funzionamento minimo.

Un mese dopo, Patrick Benoist ha ritirato le deleghe a due deputati con i quali non era d'accordo, ovvero Annie Jégun, responsabile delle finanze, e Christelle Ferrandis, responsabile degli affari sociali e della gioventù.

Il 31 luglio, nel corso di una burrascosa riunione comunale, segnata dalla sospensione della seduta, una terza eletta, Sylvie Dubertrand, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico di assistente all'urbanistica (rimanendo però consigliera comunale) per evitare di essere messa in difficoltà domande per le quali, secondo lei, non aveva abbastanza informazioni.

Oggi, solo Jean-Marc Piton ha mantenuto il ruolo di vice. Questa situazione significa che è molto richiesto e l'eletto deplora questo stato di cose. Dichiara di non sapere se potrà continuare e farsi carico ancora a lungo di questo lavoro aggiuntivo per il Comune.

In questa fase del mandato ognuno mantiene le proprie posizioni. Patrick Benoist rifiuta ogni idea di dimissioni, mentre la maggioranza dell'opposizione ne chiede le dimissioni. Sorge allora la domanda: come potrà durare questa situazione, considerando che mancano ancora diciotto mesi alle prossime elezioni comunali del 2026?

Le deleghe sono conferite per tutta la durata del mandato del sindaco. Possono tuttavia essere revocati in qualsiasi momento dal Consiglio Comunale. Questa abrogazione ha effetto solo per il futuro.

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