Un’insegnante francese si è rifiutata di mostrare alla sua classe rappresentazioni dell’inferno tra i musulmani, scatenando forti reazioni e “commenti inappropriati” da parte di due studenti.
Il liceo Condorcet di Limay, negli Yvelines, è sotto tensione a causa delle polemiche seguite allo svolgimento di un corso sulla rappresentazione infernale nella poesia dal Medioevo al XVIII secolo, secondo le informazioni del sito - confermate da Le Figaro.
A metà ottobre un insegnante di francese ha tenuto una lezione ad una classe di seconda elementare sulla rappresentazione degli inferi nella letteratura medievale. Uno studente ha chiesto urgentemente all'insegnante di presentarsi «immagini» rappresentare questa nozione tra i musulmani.
“Signora, quello che dice è grave”
La professoressa si è presa il tempo di consultare i suoi colleghi, per poi rifiutarsi, pochi giorni dopo, di proiettare queste illustrazioni. “Io (…) ho preso la decisione, per rispetto verso gli studenti di fedi diverse e per rispetto del dovere della laicità, di non proiettare queste illustrazioni”ella si è così giustificata in un rapporto redatto per il suo preside in vista di un procedimento disciplinare, il cui estratto è stato comunicato dal rettorato di Versailles al Figaro.
Quando è stata annunciata questa decisione, anche un altro studente avrebbe inviato minacce appena velate al suo insegnante. : “Del resto, signora, a che ora finisce oggi? ? Penso che il martedì finisci prima ? E anche giovedì ?» Uscendo dalla stanza, dirà addirittura: « Signora, abbi cura di te quando torni a casa stasera… », il sito di notizie riporta ulteriormente. Il rettorato di Versailles, da parte sua, menziona “commenti inappropriati”, senza fornire ulteriori dettagli.
Sempre secondo il media -, lo studente che voleva vedere le immagini dell'Inferno secondo l'Islam è tornato più volte nei giorni successivi, insistendo affinché l'insegnante rivelasse queste rappresentazioni alla classe. Quest'ultimo da allora è in congedo per malattia, conferma il rettorato.
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Lunedì 4 novembre, due vicedirettori dell'Ispettorato accademico hanno incontrato il personale, che beneficia di una cellula di ascolto in seguito a questi eventi. Per calmare gli animi sono stati impiegati anche gli agenti del CAAEE-EMS (Centro accademico di assistenza alle scuole e agli stabilimenti – Squadre mobili di sicurezza), le cui missioni riguardano in particolare la prevenzione e la gestione della violenza nelle scuole. I due studenti citati sono attualmente in attesa di consiglio disciplinare.
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