Ousmane Sonko e Barthélémy Dias
Capolista del suo partito Pastef, primo ministro senegalese Ousmane Sonko ha chiesto vendetta dopo ripetuti attacchi alla sua carovana.
Ousmane Sonko, accusando i sostenitori del sindaco di Dakar Barthélémy Dias, ha denunciato nella notte tra lunedì e martedì sul suo account Facebook gli attacchi subiti dal suo accampamento a Dakar, Saint-Louis (nord) e Koungueul (centro).
Secondo lui, i sostenitori della coalizione Sàmm Sa Kàddu hanno attaccato e ferito violentemente gli attivisti Pastef usando coltelli, sciabole e granate lacrimogene.
“A tutti i patrioti del paese, Barthélemy Diaz e la sua coalizione non devono più fare campagna elettorale in questo paese. Il nostro partito è stato attaccato a Dakar, a Koungheul, a Saint Louis, a Louga, a Mbacké… Che ciascuno degli attacchi subiti dai PASTEF da parte loro, dall’inizio della campagna, che ogni patriota che hanno attaccato e ferito, sia proporzionalmente vendicato. Eserciteremo il nostro legittimo diritto di ritorsione”, ha scritto su Facebook.
Rispondendo a questa minaccia, Barthélemy Diaz, capolista dell’intercoalizione “Sàmm Sa Kàddu” e sindaco di Dakar, definisce l’attuale capo del governo senegalese un “piccolo gentiluomo” e giura di regolare i conti.
“Un giorno sarò al potere e regoleremo i tuoi conti. Lo giuro, ti saldiamo il conto. Se pensi di iniziare a minacciare la gente in questo paese con piccoli gentiluomini come te,” ha detto.
Ricordiamo che i senegalesi sono chiamati a eleggere una nuova Assemblea dopo lo scioglimento pronunciato, a settembre, dal nuovo presidente Bassirou Diomaye Faye, del Parlamento risultante dalle elezioni del 2022 e ancora dominato dal campo dell’ex presidente.
Pastef punta ad una maggioranza che permetta a Faye, vincitore delle elezioni presidenziali di marzo, e a Sonko di attuare le loro promesse di rottura e trasformazione dello Stato. Il 25 ottobre il presidente ha invitato tutti i soggetti coinvolti nelle elezioni a “moderare”.
Senegal
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