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Smantellamento di una rete antifurto Renault Mégane RS, arrestati quattro sospettati

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La gendarmeria di Grenoble ha smantellato una rete di furto e rivendita di veicoli Renault Mégane RS, che operava tra agosto e ottobre 2024 in diversi dipartimenti. La polizia ha così scoperto un'organizzazione criminale meticolosa e ben consolidata, come ha precisato martedì Éric Vaillant, pubblico ministero di Grenoble.

I primi voli della Mégane RS sono stati registrati alla fine di agosto, con un caso degno di nota a Villard-de-Lans (Isère), dove “una prima auto di questo tipo è stata rubata da un parcheggio”si legge nel comunicato stampa del pubblico ministero. Gli investigatori hanno subito collegato questo furto ad un altro furto di veicolo, commesso la stessa notte a Moirans, sempre nell'Isère, dove era stata rubata un'altra Renault dello stesso modello. La gendarmeria ha osservato che i ladri hanno operato sistematicamente di notte, con una rapidità ed un'efficienza che hanno permesso loro di ridurre al minimo gli indizi lasciati sul luogo dei delitti.

Una rete di rivendita estesa al Sud della Francia

Le indagini della brigata di ricerca di Grenoble hanno permesso di collegare un totale di dieci furti di veicoli simili, la maggior parte concentrati intorno all'altopiano del Vercors. “Questi criminali hanno preso precauzioni estreme per nascondere i loro misfatti”indica il comunicato stampa. La rete, la cui attività di rivendita si estendeva al sud della Francia, ha rivenduto le automobili per qualche migliaio di euro, in particolare tramite un gruppo Telegram.

Il caso ha assunto una nuova dimensione dopo il furto di una Renault Clio RS a fine ottobre a Fontvieille (Bouches-du-Rhône), veicolo che è stato rapidamente rivenduto ad Alès (Gard) dopo un breve passaggio attraverso Grenoble. Questa operazione ha fatto scattare l'intervento della polizia: il 4 novembre, quattro persone sono state arrestate, tre nella zona di Grenoble e una a Saint-Gilles (Gard), e poste in custodia di polizia. Le perquisizioni effettuate dalla gendarmeria hanno permesso di sequestrare attrezzature utilizzate per rubare veicoli, in particolare un programmatore di chiavi, oltre ad una somma di 7.400 euro in contanti. “Sono state rinvenute e sequestrate anche armi e munizioni”precisa il procuratore Éric Vaillant.

La complessità del caso ha richiesto la collaborazione di diverse unità della gendarmeria, tra cui un'unità di esperti dell'Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria nazionale (IRCGN), che ha contribuito alle analisi tecniche. “Tutti i gendarmi della compagnia di Grenoble” sono stati mobilitati per questa operazione, aggiunge il pubblico ministero.

Arrestati i due principali sospettati

Al termine del fermo di polizia, l'8 novembre, tre dei quattro individui sono stati portati a comparire immediatamente per “furto in riunione, ricettazione, partecipazione ad associazione per delinquere”. I due principali imputati, circa vent'anni e originari di Grenoble, sono stati infine posti in custodia cautelare in attesa della sentenza, prevista per il 13 gennaio. Un terzo sospettato, domiciliato a Gard, è stato posto sotto controllo giudiziario. Quanto al quarto individuo, anch'egli originario della metropoli di Grenoble e di 27 anni, verrà convocato in un secondo momento.

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