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Redazione Vitré
Pubblicato il
12 novembre 2024 alle 18:05
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IL Tribunale penale di Rennes condannato, giovedì 7 novembre 2024, a diciotto mesi di carcerecon mandato di cattura, un cinquantenne di Brielles (Ille-et-Vilaine) per un periodo violenza sessuale che aveva sottoposto a un residente della casa di riposo Janzé.
Il cinquantenne si è tuttavia presentato libero davanti ai giudici, questo giovedì 7 novembre 2024, per rispondere di questi fatti commessi più precisamente sul vicino nella stanza di sua madre nella casa di cura Janzé.
Si sono verificati il 24 agosto 2024, il suo stesso compleanno.
Finge di essere un medico
Come ogni tre settimane, l'uomo fa visita a sua madre. Questa donna “irascibile” che era con lui, secondo gli operatori sanitari, rimproverava questo “bel figlio” di amare le “donne anziane” ed era geloso dei rapporti che era in grado di intrattenere con le donne.
Il giorno prima, una donna di 95 anni aveva così ricevuto la visita di un uomo che si fingeva medico e gli toccava il petto.
Il giorno dopo, mentre festeggiava il suo compleanno, questo negoziante di 55 anni è tornato nella stanza della vicina per offrirle un giornale, ma questa donna, emiplegica a causa di un ictus, gli ha detto che: non poteva girare le pagine.
La bacia sulla bocca
Si offrì allora di farlo per lei, ma il novantenne rifiutò. Poi ce l'ha fatta baciato sulla bocca e le aveva toccato il petto sotto i vestiti passando la mano sotto la camicetta.
«Non mi sono mai lamentata del seno, mi fanno male le mani», si sorprenderà l'anziana signora, pensando di rivolgersi a un operatore sanitario. “È normale, può arrivare fino al petto”, risponderà il finto medico.
Aveva avuto paura e aveva avvertito le infermiere che avevano visto l'uomo, ma lo avevano lasciato andare. Poi la novantenne raccontò i fatti alla figlia qualche giorno dopo.
Ha aperto le porte della gendarmeria di Janzé il 30 agosto. I gendarmi erano venuti alla casa di riposo per ascoltare l'anziana signora, che non riesce a camminare né a mettere piede per terra. Notarono poi che aveva una nozione approssimativa del tempo, ma non avvertirono alcuna osservazione incoerente nel suo racconto.
“Chi la conosce dice che, a parte queste nozioni di tempo, è sana di mente”, ha subito dichiarato il presidente del tribunale penale di Rennes.
Prigione dura e mandato di rinvio a giudizio
“Ho molta paura di rivederlo, molta paura di ritorsioni”, dirà anche colei che ora chiede che la sua stanza venga chiusa di notte e che non era né presente né rappresentata all'udienza di questo giovedì 7 novembre.
«È la prima volta che rivela fatti di questo tipo, non ha mai accusato nessuno», ha ricordato anche il presidente del tribunale.
L'uomo ha sempre contestato i fatti. Ma all'interno dell'establishment “nessuno sembra conoscere i tuoi precedenti”, ha sottolineato il magistrato.
Ma il cinquantenne di Brielles lo era condannato nel 2001 per violenza sessuale e nel 2005 per stupro di minorenne.
L'imputato non ha convinto il pubblico ministero, che ha chiesto un anno di reclusione e un'altra sospensione della libertà vigilata.
Il suo avvocato ha chiesto la liberazione pura e semplice del suo cliente, un uomo che aveva una relazione “da diciotto anni”. La corte tuttavia lo ha ritenuto colpevole dei fatti ed è addirittura andata oltre le richieste dell'accusa.
L'imputato, infatti, è stato condannato a diciotto mesi di carcere con mandato di interdizione. Una volta uscito dal carcere, dovrà ricevere cure nell'ambito di una sospensione probatoria per diciotto mesi. Il suo avvocato ha già annunciato che farà ricorso contro la decisione.
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