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un dipendente in custodia cautelare dopo la denuncia di stupro di uno stagista

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Editoriale Saint-Malo

Pubblicato il

12 novembre 2024 11:25

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La camera d'inchiesta della Corte d'appello di Rennes ha confermato, venerdì 8 novembre 2024, la custodia cautelare di un cuoco specializzato del Domaine des Ormes, a Epiniac, vicino a Dol-de-Bretagne (Ille-et-Vilaine), accusato di aver violentato una giovane stagista.

Uno stagista minorenne

È tutto il clima legato all'alcol quello che l'imputato ha dipinto in aula per spiegare il contesto dei fatti che lo hanno portato a essere incriminato dal 23 ottobre 2024 per “stupro commesso da ubriaco” su un minore stagista dello stabilimento.

Questo “chef de partie”, un cuoco specializzato in un settore particolare (saucier, roaster, ecc.), sui vent'anni, è stato messo in custodia cautelare due settimane fa, subito dopo le denunce del giovane stagista. Ma ha presentato ricorso contro la decisione del giudice delle libertà e della detenzione (JLD) davanti alla Camera d'inchiesta.

La giovane aveva infatti spiegato al suo superiore che dopo una serata alcolica, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, aveva subito uno “stupro” per mano del leader del partito “in una casa mobile”.

L'alcol al centro dei dibattiti

L'imputato ha ammesso al massimo di aver avuto un rapporto sessuale consenziente: egli era comunque “non cosciente” e non in condizione di imporle nulla, ha spiegato a sua difesa.

Spiega anche di aver adottato “cattive abitudini” quando è arrivato allo stabilimento Epiniac nel luglio 2024 e oggi si rende conto di quanto questo consumo eccessivo di alcol gli abbia “danneggiato”.

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Un “forcer” quando è ubriaco

“Sono uscito di casa la mattina e sono rimasto fino all’una di notte con i miei colleghi che stavano bevendo”, ha riassunto l’intervistato. “Quando bevo, penso con il cazzo e poi me ne pento”, avrebbe anche dichiarato a un collega, che lo definisce “una forza” quando è “alcolizzato”. «Il rapporto con l'alcol non mi porta a deliri criminali», ha tuttavia obiettato il cuoco, che lavorava in locali a Mont-Saint-Michel e Saint-Malo.

Il suo avvocato ha spiegato che aveva “ammesso alcuni fatti” agli investigatori ma che questi ultimi “hanno preso delle scorciatoie”, anche se “non è stato assistito da un avvocato” durante le sue quattro udienze in custodia di polizia, ha ricordato Me Lucie Marchix.

Resta il fatto che l'avvocato generale ha ritenuto che vi fosse motivo di confermare la sua detenzione, anche se “un provvedimento di sorveglianza elettronica della casa (ARSE) sarà certamente rilevante tra qualche tempo”.

La camera d'inchiesta della Corte d'appello di Rennes ha seguito la vicenda in tutto e per tutto e ha tenuto in carcere il giovane cuoco, già condannato per violenza all'interno della sua relazione.

Dalla Corte d'appello di Rennes, CB (PressPepper)

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