L’Associazione svizzera delle infermiere (ASI), in contatto con Bülach, considera questo modello “un buon esempio di risposta alle esigenze degli operatori sanitari”. Il riscontro è positivo, sottolinea la sua segretaria generale Yvonne Ribi. “Questo è un chiaro segno che il modello funziona bene”. Per quanto riguarda la questione se la somma di 350 franchi sia sufficiente, «l’importante è che venga compensata la flessibilità temporale», sottolinea.
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