“Se il Senegal viene prima, cosa resta da fare e/o aspettare, anche in vista della campagna elettorale? », chiedi?… Vedo due facce.
Da un lato i politici riuniti in coalizioni e che chiedono un seggio all’Assemblea nazionale. Dall’altro, un elettorato sovrano, abbastanza maturo e portatore di verdetti. Da parte delle coalizioni in campagna, il fatto patriottico più elementare consisterebbe, microfono in mano e in tutte le stazioni, invitare forte e chiaro tutti i nostri compatrioti-elettori a votare PER la Lista PASTEF LES PATRIOTES! Non c’è vergogna in questo! È solo un segno di grandezza in una simile opzione! Più pienamente, sarebbe la scelta più breve e legittima per poter, da domani, cioè dalla fine di questo novembre, potersi pronunciare a proprio agio sulle cose della Città e su tutte le decisioni e gli atti di gli attuali governanti supremi del Senegal.
Dalla parte del Popolo tesserato, il gesto patriottico più semplice sarebbe, da soli nella cabina elettorale, abbandonare ogni appartenenza, politica e assimilata, per essere nella logica primordiale, esprimibile in tutte le nostre lingue, e chi vuole, per ragioni che sono molto facili da giustificare, che a qualsiasi emissario o mandante, peraltro giurato, siano concessi tutti i mezzi che gli consentano di affrontare le sfide e di poter compiere le missioni assegnate. Per fare questo, è imperativo VOTARE e FARE VOTARE per la lista PASTEF – LES PATRIOTES, domenica 17 di questo novembre.
Con serenità e urbanità! In modo appropriato! Inevitabilmente! In nome della Repubblica! Nel nome della Nazione! In nome del Senegal, insomma!
Elie Charles Moreau
Senegal
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