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Lisbona: la Seghrouchni evidenzia la strategia digitale del Marocco

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Lisbona – Il Ministro delegato responsabile della transizione digitale e della riforma amministrativa, Amal El Fallah Seghrouchni, ha sottolineato, lunedì a Lisbona, la “Strategia Maroc Digital 2030” lanciata lo scorso settembre.

Intervenendo durante una tavola rotonda sul tema “Esplorare il potenziale del mondo arabo come mercato tecnologico in crescita”, nell’ambito dell’evento “Meet Arab Tech”, la Seghrouchni ha ricordato che il Marocco ha adottato diverse iniziative per la trasformazione digitale, in particolare la strategia nazionale “Maroc Digital 2030”, sottolineando che l’economia digitale è considerata una “leva chiave dello sviluppo”.

Questa strategia mira a digitalizzare i servizi pubblici, con l’obiettivo di fornire servizi semplici, trasparenti e accessibili a tutti i cittadini, oltre a sviluppare l’economia digitale, promuovere il settore dell’outsourcing e dell’offshoring e sostenere le startup, ha spiegato il ministro.

Si tratta anche di stimolare la creazione di valore e di posti di lavoro a livello nazionale e africano, ha indicato, aggiungendo che “attraverso la produzione di soluzioni digitali, il Marocco contribuisce alla creazione di posti di lavoro e genera valore aggiunto all’economia”.

La Sig.ra Seghrouchni ha sottolineato, in questo senso, che il suo dipartimento è impegnato in progetti di digitalizzazione di servizi come l’e-government e la semplificazione delle procedure amministrative, che contribuiranno a rafforzare l’efficienza dell’amministrazione, a migliorare i servizi forniti ai cittadini e a stimolare l’avvio -up per lanciare i loro progetti.

Il Ministro ha sottolineato allo stesso modo l’importanza della sanità digitale, soprattutto alla luce della grave carenza di servizi sanitari e di risorse umane in Medio Oriente e Nord Africa. “È necessario avvicinare la salute ai cittadini e una delle priorità del Ministero è farlo e sfruttare le soluzioni digitali”, ha affermato.

Intervenendo all’apertura del Meet Arab Tech, l’ambasciatore marocchino in Portogallo, Othmane Bahnini, ha sottolineato, da parte sua, che la digitalizzazione occupa ormai “un posto centrale nelle politiche pubbliche dei paesi arabi, dato che i governi hanno compreso il potenziale del digitale trasformazione, non solo per modernizzare le loro economie, ma anche per soddisfare le aspirazioni dei loro cittadini, in particolare dei giovani che rappresentano una parte significativa della loro popolazione.

“Più che un semplice strumento, il settore digitale è diventato un elemento strategico per lo sviluppo sostenibile, un motore di innovazione e un pilastro fondamentale per rafforzare la competitività economica”, ha osservato il diplomatico, sottolineando l’importanza dell'”integrazione della digitalizzazione nelle strategie di sviluppo in un mondo sempre più interconnesso e dipendente dalla tecnologia”.

Questa transizione si manifesta attraverso massicci investimenti nelle infrastrutture tecnologiche, nella modernizzazione dei servizi pubblici e nella promozione delle competenze digitali tra i giovani, ha osservato, sottolineando che iniziative come le piattaforme di e-government, i programmi di digitalizzazione dell’istruzione e la creazione di parchi tecnologici lo dimostrano desiderio di adattarsi alle esigenze del mondo moderno.

Secondo i suoi promotori, Meet Arab Tech, organizzato a margine del World Web Summit che si terrà a Lisbona dall’11 al 14 novembre, rappresenta “un’opportunità unica per esplorare l’enorme potenziale del mondo arabo come fiorente mercato tecnologico, polo della crescita dei talenti e centro dell’innovazione”.

Meet Arab Tech, una piattaforma per connettersi con leader, investire e promuovere lo sviluppo interculturale, incentrata sui temi: “Promuovere l’innovazione: il mondo arabo come fonte di talenti tecnologici” e “Partenariati per l’innovazione: creare ecosistemi tecnologici transfrontalieri” .

Lunedì sera si apre il Web Summit di Lisbona, con la partecipazione di oltre 70.000 partecipanti, tra cui 3.000 startup e 1.000 investitori. L’intelligenza artificiale (AI) e i profondi cambiamenti che comporta saranno al centro del vertice.

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