Bell Canada afferma che intende offrire maggiore flessibilità ai clienti che viaggiano all’estero con opzioni “adatte al loro utilizzo e alla durata del viaggio, riducendo così i costi di roaming”, a partire dall’inizio del 2025.
Il mese scorso, la Commissione canadese per la radiotelevisione e le telecomunicazioni (CRTC) ha chiesto a Bell, Rogers Communications e Telus di dettagliare i “passi concreti” che stanno adottando per affrontare le preoccupazioni sull’aumento delle tariffe dei telefoni cellulari che i consumatori devono affrontare quando viaggiano fuori dal Canada.
La CRTC aveva avvertito le aziende che avrebbe avviato un procedimento pubblico formale sulla questione se i progressi non fossero stati sufficienti. Questo aggiornamento da parte dell’autorità di regolamentazione ha fatto seguito all’aumento delle tariffe di roaming statunitense e internazionale da parte di Telus e Bell nel marzo 2023.
Nelle loro risposte scritte presentate la scorsa settimana, le società hanno sostenuto che non vi era alcuna necessità di intervento normativo, affermando che le tariffe di roaming internazionale che offrono sono già paragonabili, o addirittura inferiori, a quelle offerte dai fornitori di altri paesi.
Una precedente analisi della CRTC, che si basava su informazioni riservate delle compagnie di telefonia cellulare canadesi, nonché su studi e informazioni pubbliche sul roaming, ha rilevato che i viaggiatori canadesi spesso lottano con tariffe “inflessibili” da parte dei roaming, che non tengono conto della frequenza con cui utilizzano il proprio cellulare. cellulari all’estero.
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