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i conti della federazione delle società musicali in rosso

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La Federazione delle Società Musicali dell'Indre (FSMI) ha tenuto la sua assemblea generale domenica 10 novembre presso il municipio di Vendoeuvres. Delle trentasette aziende che la compongono, venticinque erano rappresentate in questa riunione presieduta da Jean-Pierre Geneste.

“Un ruolo molto importante perché rendono la musica accessibile a tutti”

Tra le società musicali del dipartimento, diciotto usufruiscono dei corsi gestiti dalla FSMI con ventidue docenti. “La FSMI e le sue associazioni svolgono un ruolo molto importante poiché rendono la musica accessibile a tutti, sia economicamente che attraverso la sua vicinanza, ha spiegato Jean-Pierre Genest. La nostra entità si basa interamente sul volontariato e rappresenta un'attrattiva per Indre. »

432 studenti nel dipartimento

In totale, 432 studenti del dipartimento ricevono lezioni di vari strumenti (clarinetto, sassofono, flauto, tamburo, percussioni, tromba, batteria, trombone, cornamusa, fisarmonica, chitarra, pianoforte), officiando in bande di ottoni o in vari cori come quello di Vendoeuvres, Vent de Voix, che hanno animato la cerimonia al Monumento ai caduti, ma anche numerose lezioni di teoria musicale.

Un deficit di 19.916 euro

Patricia Bernard, direttrice del FSMI, ha presentato la relazione finanziaria che evidenzia un deficit di 19.916 euro. Le previsioni per la stagione 2024-2025 non sono molto migliori. Ciò richiede che l’FSMI trovi soluzioni per superare queste difficoltà. Dobbiamo anche prevedere una possibile riduzione dei sussidi a causa dei tagli di bilancio che il governo vuole imporre agli enti locali.

Jean-Pierre Geneste lo sa bene: “Per il nostro funzionamento ci arrivano dei sussidi dal Consiglio dipartimentale e dalla Regione, che ci permettono di pagare i nostri insegnanti, le loro indennità chilometriche e le indennità di fine carriera. Prima di proseguire bisogna trovare soluzioni per avere il pareggio di bilancio, perché, dopo le ultime dichiarazioni, la Regione vuole risparmiare sulla cultura e temo che a farne le spese sarà la musica. »

Sono state quindi presentate alcune soluzioni, come quella di Alexandra Lemerle, professoressa e delegata musicale: “Dobbiamo evolverci e aprire le nostre lezioni a nuove discipline come il violino, l’arpa…”

Infine, ricordiamo che l'ODJ cambia nome per diventare AMI (Accord musical de l'Indre), diretto da Benoit Meunier, mentre l'ODC (Cadet Departmental Orchestra), diretta da Claire Laleu, desidera accogliere più giovani musicisti con due anni di pratica.

Prossimo appuntamento: Concerto di Christmas Brass, diretto da Ludovic Rabier, domenica 8 dicembre alle 16,30 nella chiesa dei Déols.

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