«EInsomma, l’alternativa è il miracolo o il fallimento. : così il generale de Gaulle riassume, nelle sue Memorie, il dilemma della Francia nel 1958. Oltre ad essere impantanata nella guerra d'Algeria – che la IVe La Repubblica era troppo debole per vincere o fermarsi negoziando la pace: combinava molteplici rigidità che rallentavano l’attività, alta inflazione, deficit pubblici, sovraindebitamento e una crisi endemica dei conti con l’estero.
In meno di tre anni, grazie al piano Pinay-Rueff, annunciato il 28 dicembre 1958, furono poste le basi del più bel decennio di crescita nella storia economica del nostro Paese: un potente sforzo di investimenti, una liberalizzazione accompagnata dall’apertura del mercato comune, piena occupazione, svalutazione e creazione del nuovo franco, risanamento delle finanze pubbliche e rimborso del debito estero.
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Nel 2024, la Francia è diventata ancora una volta il malato d’Europa. Con la sua arroganza e irresponsabilità, Emmanuel Macron ha fatto esplodere il modello di decrescita creditizia e le istituzioni del Ve Repubblica. Prima di lui, la Francia imbarcava acqua. Con lui la situazione scorre ripida.
26e classifica per la ricchezza pro capite
Naufragio economico. L’economia francese è ora relegata al 7e classifica mondiale. La crescita potenziale è pari a zero a causa della stagnazione demografica […] Per saperne di più
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