Questo sabato 9 novembre 2024 si è svolto il festival “Zero Waste La Réunion” presso il parco 20 dicembre di Saint-Leu. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza sulla riduzione dei rifiuti e mettere in evidenza gli stakeholder locali. Nell'ambito del festival, 19 associazioni e 20 artigiani si sono mobilitati attorno a un villaggio associativo, mercatino dell'artigianato, laboratori, conferenze, spazio marmay… Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa (Foto: Zero Waste)
Sono state implementate diverse azioni per ridurre, riutilizzare, riciclare e compostare i rifiuti durante il festival:
– Zero prodotti monouso per gli espositori (tutti imballaggi trasformati, né compostabili né riciclabili), per privilegiare soluzioni riutilizzabili o naturali. Ad esempio, gli artigiani hanno dovuto pensare ad alternative alla confezione regalo durante i saldi.
– Stoviglie usa e getta zero, grazie alla partecipazione di Réutiliz, per l'implementazione dei depositi su vassoi, bicchieri e posate.
– Zero sprechi alimentari (o pochissimo), con pasti equilibrati e diversificati, con porzioni adeguate. Tutti i rifiuti organici del festival sono stati poi compostati dagli Alchimisti Pei.
– Zero sprechi di carta con stampe limitate. Zero gadget o volantini distribuiti in massa.
– Tutti i materiali che potrebbero essere utilizzati verranno riutilizzati (cartoni, teloni, ecc.)
Circa 18kg di rifiuti prodotti durante la giornata, compresi montaggio e smantellamento (1kg di rifiuto finale, 6kg di riciclabile e 11kg di rifiuto compostabile). Cioè 50 volte meno di un evento “classico”.
Oltre a produrre pochi rifiuti, le attività del festival hanno evitato anche gli sprechi: 150 kg di vestiti riciclati in un negozio di seconda mano e con Ti Tang Récup, 20 kg di frutta e verdura invenduta conservati nella cucina dei volontari, e 30 kg di oggetti riparati grazie al Réparali gestito da Ekopratik. O una compassione più grande dello spreco del festival.
Oltre ai rifiuti, l’associazione ha considerato l’impatto complessivo del festival sull’ambiente. Evidenziare soluzioni di mobilità dolce (partnership con Karos, parcheggio custodito per biciclette), produzione locale di bevande (produttori di bevande a Saint-Leu) e ristorazione (uso di prodotti locali e non a base di carne).
Per unire e sensibilizzare i diversi partecipanti (ristoratori, artigiani, partner, frequentatori del festival, ecc.), una carta di eco-responsabilità ricorda i diversi impegni del festival.
Un impatto finora non misurabile è la sensibilizzazione dei partecipanti, in particolare attraverso laboratori pratici sui nuovi gesti a rifiuti zero nella vita di tutti i giorni: produzione di prodotti per la pulizia, laboratori sulla cucitura di mutandine mestruali, tessitura di vacoa, compostaggio… Un'esperienza che dimostra che è possibile apportare modifiche alle nostre abitudini di vita, anche nell'ambito di un evento con diverse migliaia di partecipanti!
Perchè un evento rifiuti zero?
Organizzare un evento, e quindi concentrare partecipanti, attrezzature ed energie nello stesso luogo e in maniera effimera, può provocare forti pressioni sull’ambiente e sulle risorse naturali. Secondo Ademe, una manifestazione media di 5.000 persone genererebbe 2,5 tonnellate di rifiuti e consumerebbe 1.000 kWh di energia.
Un evento “zero rifiuti, zero rifiuti” è quindi un evento che integra fin dalla sua progettazione la riduzione della produzione di rifiuti e limita l’utilizzo di materie prime, grazie a diverse leve di azione:
● Ridurre a monte la produzione di rifiuti indotta dall'evento
● Pianificare la gestione dei rifiuti e il loro recupero
● Sensibilizzare i partecipanti
Notizie dalla Riunione, Saint-Leu, Rifiuti, Ambiente
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