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“C'è una vera crisi e i perdenti sono i cattolici”, lamenta la teologa Anne Soupa

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Secondo la teologa Anne Soupa, “il sistema è obsoleto” e “crea solo un vuoto all’interno della Chiesa”.

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Pubblicato il 10/11/2024 16:39

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La teologa Anne Soupa, il 29 maggio 2020 nella chiesa di Vallouise, nel sud delle Alpi francesi. (OLIVIER CHASSIGNOLE/AFP)

“C’è una vera crisi e i perdenti sono i cattolici e tutta la società” si rammarica della teologa Anne Soupa, su franceinfo, domenica 10 novembre, dopo il rinvio degli annunci sul sostegno agli adulti vittime di violenza sessuale nella Chiesa, da parte della Conferenza dei Vescovi di Francia, “fine marzo, inizio aprile”. “Il processo si sta impantanando”afferma colui che ha cofirmato, alla fine del 2021, un appello alle dimissioni dei vescovi dopo la presentazione del rapporto Sauvé. “Con i vescovi il problema non è quello che dicono, il problema è quello che non dicono, è il silenzio che mantengono su tanti temi”afferma.

Anne Soupa denuncia “volontà di rimanere tra gli attori clericali e di non coinvolgere sufficientemente i laici nel processo di riforma”, E “sistema messo in discussione dal rapporto Ciase” (Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa) nel 2021. Il teologo spiega che la “Il lavoro di riforma non è ancora stato intrapreso”Mentre “il sistema è obsoleto” et “crea solo un vuoto all’interno della Chiesa”. Secondo lei, “l’attuale istituzione non riesce ad assicurare il bene dei fedeli e l’annuncio del vangelo”. Afferma inoltre che i vescovi “hanno bloccato tutti i gruppi di lavoro che erano stati decisi dopo il rapporto Ciase”.

Per quanto riguarda le rivelazioni sulle violenze sessuali contro l'abate Pierre, Anne Soupa afferma di sì “ovvio” che i vescovi “non hanno fatto tutto il possibile per limitare l’influenza dell’abate Pierre soprattutto sulle donne”. “Gli archivi sono stati aperti, ma gli archivi si fermano agli anni '70, dopodiché il fascicolo è vuoto, quindi possiamo fare domande”, sottolinea.

Il teologo “constata che le chiese si stanno svuotando, che le file dei fedeli si stanno assottigliando”. “Purtroppo l’immagine che dà oggi la Chiesa è un’immagine negativa di attori che non vanno avanti in un processo di riforma chiaro e diretto”Mentre “la situazione è critica”aggiunge.


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