Nel suo rapporto dedicato ai risultati dell’anno 2024, l’Ufficio nazionale degli idrocarburi e delle miniere (ONHYM) presenta una valutazione articolata, illustrando sia progressi significativi nel campo dell’estrazione mineraria sia sviluppi promettenti riguardanti il progetto del gasdotto Marocco-Nigeria. Tuttavia, questa dinamica è accompagnata da un notevole calo dell’attività di esplorazione del gas naturale e della commercializzazione di idrocarburi.
Il rapporto presentato alla Camera dei Rappresentanti ha evidenziato diversi progressi volti a rivitalizzare il settore energetico, nonostante le numerose sfide che il Marocco ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Dettagli.
Estrazione mineraria
Entro il 2025 verranno avviati 45 progetti di esplorazione di metalli preziosi, strategici e di base, tra cui anche rocce, minerali industriali e materiali energetici.
Il programma di ricerca mineraria comprende 23 progetti avviati dall’Ufficio e 21 in partenariato, con l’obiettivo di continuare l’esplorazione e lo sviluppo attraverso risorse e collaborazioni interne, adottando un approccio sostenibile. Dato l’impegno del Marocco nei confronti delle energie rinnovabili, queste iniziative cercheranno di scoprire nuove risorse minerarie come elementi rari, rame, cobalto, litio e altro ancora.
Inoltre, 9 progetti saranno dedicati ai metalli strategici e di base, 6 ai metalli preziosi e vari all’esplorazione di minerali industriali, geotermia e idrogeno naturale. Nel 2024 è iniziato il progetto integrato Piccolo Atlante, focalizzato sulla raccolta e analisi di dati geoscientifici per identificare nuovi obiettivi esplorativi.
Inoltre, sono stati conclusi 14 accordi di partnership fino a fine settembre 2024, tra cui uno con il gruppo indiano Samta per l’esplorazione di rame e argento a Taadant e Tizoula, e altri con la Mohammed VI University Polytechnique (UM6P) per valorizzare silice e minerali naturali idrogeno.
Esplorazione del gas
L’esplorazione di gas naturale e la commercializzazione di idrocarburi in Marocco sono state caratterizzate da un significativo calo nel corso dei primi nove mesi del 2024. Le vendite di gas naturale, infatti, sono diminuite del 9% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, il fatturato generato dalla commercializzazione di idrocarburi e dalla fornitura di servizi è previsto a 125,1 milioni di dirham entro la fine di dicembre 2024, il che rappresenta un calo dell’11% rispetto a 140,1 milioni di dirham del 2023.
Per quanto riguarda i bacini esplorativi, la produzione di gas nel bacino di Gharb ha registrato un calo del 26% rispetto al 2023, mentre le vendite sono diminuite del 25% a causa della cessazione delle forniture a diversi clienti della regione. Nel bacino di Essaouira, la produzione di gas è diminuita del 6% e le vendite di gas a OCP sono diminuite del 4%.
Anche i condensati destinati agli OCP hanno subito un calo, registrando nello stesso periodo un calo del 14%. Per quanto riguarda le proiezioni, il Marocco dovrebbe chiudere l’anno con circa 25 milioni esportati metri cubi di gas naturale e 1.900 tonnellate di condensato.
In termini di attività esplorativa, il programma 2024 prevede 8 progetti, di cui 5 relativi agli idrocarburi tradizionali (tre in mare e due a terra), un progetto per gli idrocarburi non convenzionali e due progetti per la rielaborazione dei dati sismici e la valutazione dell’estensione dell’Atlantico piattaforma continentale.
Questo programma di ricerca petrolifera ha consentito, fino alla fine di settembre, di effettuare una valutazione geologica e geochimica del bacino di Zag per determinare il potenziale dello shale gas, con il completamento di tre perforazioni esplorative e uno studio sulla distribuzione dei giacimenti nel bacino segmenti marini da Tangeri a Lagouira, utilizzando le risorse interne dell’Ufficio per un totale di 1.145 metri di perforazione.
In in termini di partner, il rapporto evidenzia che quest’anno il Marocco ha 19 progetti in corso (10 progetti terrestri e 9 progetti marittimi), incentrati sul monitoraggio di quattro trivellazioni (tre terrestri e una marittima), nonché sul monitoraggio geologico e geofisico del petrolio potenziale, rielaborando i dati sismici.
Gasdotto Marocco-Nigeria
Nel 2025 è prevista la creazione dell’Alta Autorità per il progetto del gasdotto Marocco-Nigeria e l’inizio della ratifica dell’Accordo Governativo Internazionale (IGA), che mira a promuovere la cooperazione tra diverse nazioni su questioni di interesse comune.
L’Ufficio ha in particolare indicato nella sua relazione di anticipare il lancio, l’anno prossimo, della società di progetto responsabile della costruzione, del funzionamento e della manutenzione. Si prevede inoltre di siglare accordi specifici per il trasporto del gas per la prima fase del progetto con Nigeria, Senegal e Mauritania.
Inoltre, per il prossimo anno è previsto il completamento degli studi di prospezione, valutazione ambientale e sociale, nonché la finalizzazione della struttura finanziaria del progetto in collaborazione con i partner, nonché l’avvio delle gare d’appalto costruzione delle prime fasi del gasdotto.
Notevoli progressi sono stati compiuti anche negli studi di prospezione e di valutazione ambientale, in particolare per la sezione settentrionale che collega il Senegal al Marocco. Per quanto riguarda il gasdotto Maghreb-Europa, la sua operatività, ripresa dal 31 ottobre 2021, prosegue con l’implementazione del flusso inverso per la fornitura di gas naturale dalla Spagna.
Per quanto riguarda i risultati nel 2024, il Marocco ha soddisfatto il 100% del suo fabbisogno di gas naturale per le centrali elettriche dell’Ufficio nazionale dell’elettricità e dell’acqua potabile (ONEE) grazie alla connessione della centrale elettrica di Ain Bni Mathar alla rete elettrica nazionale. riducendo così il consumo di gas per la produzione di energia elettrica.
Inoltre, sono stati completati i lavori sulla sezione marittima del gasdotto che collega Tangeri a Tarifa e in ottobre è stato firmato un contratto per la fornitura di gas naturale tra l’Ufficio e l’ONEE.
Secondo ONHYM, l’anno 2025 promette di essere quello della conclusione degli studi, dell’implementazione delle modifiche per la stazione di compressione di Tangeri in modalità flusso inverso e del collegamento delle centrali elettriche dell’unità e di Tahadarte 2 alla produzione di gas naturale campi.
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