Esattamente un mese dopo che la tangenziale di Parigi è passata da 70 a 50 km/h, è giunto il momento della prima valutazione. Quanto agli automobilisti, il provvedimento fa ancora più di una smorfia. “È infernale. Lavoro di notte e guidare a 50 km/h quando non c'è nessuno per me è una perdita di tempo e denaro”, esaspera Rayan, autista Uber.
Durante il giorno la riduzione della velocità avrebbe ripercussioni anche sulla fluidità del traffico. “Ci stiamo muovendo lentamente. Questo mette in tensione tutti gli utenti della strada e provoca una guida più aggressiva», constata stancamente Michael, residente nella Val-de-Marne e che si reca ogni giorno a Parigi per lavoro.
“Tra chi guida troppo veloce e chi rispetta i 50 km/h il traffico è complicato e ho l’impressione che sia più ingorgo ma immagino che dobbiamo dare tempo per adattarci. Quando chi va troppo veloce riceverà numerose multe, forse tutto questo verrà regolamentato”, stima Aline, che utilizza spesso l'asse.
Una sensazione che i primi dati pubblicati dal municipio di Parigi tendono a smentire. Grazie al bollettino settimanale volto a misurare l'impatto della nuova limitazione, il comune sta già vedendo risultati piuttosto positivi. Dal 21 al 25 ottobre 2024, il municipio constata una riduzione degli ingorghi del 37% e degli incidenti dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
“Se dovessi ricordare una parola, sarebbe incoraggiante. Ciò significa che questa misura viene rispettata e che ha i suoi primi effetti sui residenti che vivono in prossimità della tangenziale. In termini di inquinamento atmosferico e acustico che misuriamo, vediamo una riduzione”, ha assicurato David Belliard, vice ambientalista responsabile della mobilità, al microfono di BFMTV.
Come indicato dal comune, le ripercussioni dell'abbassamento della velocità sulla qualità dell'aria non sono ancora state misurate e si verificheranno a lungo termine. D'altro canto le conseguenze sul rumore sono già state notate. Sempre dal 21 al 25 ottobre i sensori hanno misurato durante la notte un calo di quasi 6 dB.
In un’intervista all’AFP questa domenica, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo (PS), ha dichiarato a questo proposito che entro il 2030 è “assolutamente essenziale” continuare a ridurre l’inquinamento atmosferico che provoca 2.500 morti all’anno a Parigi. L'eletta rileva inoltre che dal 2012 “l'inquinamento a Parigi è diminuito del 40% e questo è del tutto correlato al calo del traffico, anch'esso del 40%” e non nasconde quindi di voler continuare con questo mezzo “gentile rivoluzione”.
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