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“Allerta” dopo l'aumento dei casi gravi di avvelenamento

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Circa 200 casi di avvelenamento da funghi, incluso un decesso, da settembre in Nuova Aquitania. In Alvernia-Rodano-Alpi, tra il 1° agosto e il 17 ottobre sono stati registrati 150 casi, compreso un decesso. Quest’anno gli avvelenamenti da funghi sono in aumento, avvertono le autorità. All’inizio di ottobre l’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria) ne rilevava già più di 400 su tutto il territorio nazionale.

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L’Agenzia sanitaria regionale dell’Alvernia-Rodano-Alpi (ARS) ha lanciato qualche giorno fa un “allarme” sulla raccolta e il consumo di funghi, “in seguito alla segnalazione di diversi casi gravi da parte delle squadre antiveleni del centro antiveleni di Lione dall’inizio di ottobre . »

Disturbi comportamentali

Il Centro antiveleni di Lione ha così constatato casi derivanti dalla raccolta “che presentano disturbi comportamentali, disturbi digestivi, insufficienza renale che può diventare cronica e richiedere la dialisi o il trapianto. » “Dal 10 ottobre abbiamo registrato cinque casi gravi, di cui un mortale, nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi” precisa il quotidiano Progressi Nathalie Paret, medico del centro antiveleni di Lione. Diverse specie sono potenzialmente responsabili, ricorda lo specialista, “come l'Amanita falloide o alcune altre amanite, alcuni lepioti come la lepiota Josserand o la lepiota rosa-marrone, o anche la galera emarginata. » Tutti “possono essere confusi con esemplari commestibili”.

La dottoressa Magali Labadie, responsabile del servizio antiveleni dell'ospedale di Bordeaux, spiega a Bleu Gironde che “gli errori di identificazione, comuni con i funghi con le lame, possono causare avvelenamenti gravi, in particolare epatotossici. » L'uso di applicazioni mobili per riconoscere i funghi «è sconsigliato, con un tasso di errore del 50%», avverte.

Contattare immediatamente il centro antiveleni

L'ARS Auvergne-Rhône-Alpes “invita i raccoglitori a seguire le raccomandazioni in vigore prima, durante e dopo la raccolta dei funghi. In caso di sintomi suggestivi di avvelenamento in seguito al consumo di funghi, le persone sono invitate a contattare immediatamente il centro antiveleni di Lione o il centro 15, indicando di aver consumato funghi, per ricevere un trattamento rapido. »

Nel 2023, tra il 1 luglio e il 31 dicembre sono stati segnalati ai centri antiveleni più di 1.400 avvelenamenti da funghi. Si sono verificati soprattutto nel mese di novembre, mentre solitamente il mese di ottobre è quello più colpito.

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