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dall'inizio del Vendée Globe alla Guadalupa

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Paesi della Loira

Inizio del Vendée Globe, domenica 10 alle 12:55 su 3

Dopo una partenza senza pubblico nel 2020 a causa del Covid-19, questa 10e L'edizione del Vendée Globe è una grande festa, che riunisce più di 2 milioni di persone a Les Sables-d'Olonne, nel famoso villaggio dell'evento. Un'atmosfera calda di cui godono gli skipper, prima di ritrovarsi in mare per percorrere 45.000 chilometri da soli, come ci spiega Alan Roura del team Hublot. A 31 anni si propone di diventare l'8e skipper a completare la regata tre volte, dopo esserci riuscito nel 2016 e nel 2020-2021: “Sentiamo che il pubblico non vedeva l’ora di vederlo, ed è stato all’altezza di tutte le mie speranze. Ma il giorno della partenza, dopo aver lasciato il canale, c'è una fase di solitudine, devi subito metterti nella tua bolla, e affrontare il meteo. » Fortunatamente, le moderne tecnologie consentono agli skipper di rimanere in contatto con familiari e amici: “Penso che sia meglio di uno psicologo”ride Alan Roura.

Per un velista, la regata Vendée Globe è un po' come l'equivalente di una Coppa del Mondo per un calciatore. E non solo perché avviene con la stessa frequenza, ogni quattro anni. “È la regata più lunga e difficile per i velisti, richiede molta preparazione ed energia”, commenta Alan Roura. È allo stesso tempo una spedizione, un'avventura e una corsa. E' solo il Santo Graal. » Assistere alla partenza, sul posto o in televisione, in diretta su France 3 come ogni anno, di questi avventurieri dei nostri giorni, per di più con una partenza e un arrivo che mettono in risalto il patrimonio marittimo francese, e più precisamente quello della Vandea, rimane sospeso per un momento, ricordando l'immensità dell'oceano e, in definitiva, il minuscolo luogo dell'essere umano. Con Les Sables-d'Olonne alle spalle, Alan Roura non vede l'ora: “Passando Capo Horn, questa forma scura senza nulla intorno, è magnifica. » Durata: 55 minuti.

Grande Oriente

Francia selvaggia: i Vosgi, la foresta misteriosa, martedì 12 alle 11:40 su arte

Questo episodio della magnifica serie di documentari del 2011 – ritrasmesso su arte per il nostro più grande piacere – ci porta alla scoperta della fauna e della flora delle foreste del massiccio dei Vosgi. La nostra guida altri non è che Sophie Marceau, che rende l'immersione ancora più bella con la sua voce, grazie al suo senso della narrazione. Le corna dei maestosi cervi si scontrano, mentre i felini trovano nutrimento nelle bellissime foglie autunnali e gli alberi cercano la luce. Durata: 45 minuti.

Normandia

Da Verdun alle spiagge del D-Day… tracce di guerra, mercoledì 13 alle 21:05 su France 3

Nel corso di due guerre mondiali, il territorio francese, importante campo di battaglia, fu devastato. Questo film di France 3 ce lo ricorda giustamente, rispondendo a una domanda: cosa abbiamo fatto dei luoghi di guerra? Dal famigerato villaggio martire di Oradour-sur-Glane ai bunker affacciati sulle spiagge dello sbarco, i resti della guerra richiedono un dovere di memoria. Dove vediamo, grazie agli appassionati, che come su un corpo, le ferite di un tempo sono diventate più che cicatrici: tratti caratteriali. Durata: 1h35.

Guadalupa

Grandi fughe: dalla Guadalupa a Saint-Martin, sabato 16 alle 21 su France 5

Cambio di scenario e voglia di vacanza assicurati, mentre nell'imperdibile show di viaggio di France 5, Sabine Quindou salpa per la Guadalupa, la troviamo a bordo di una barca da corsa, su acque tropicali, e gli viene promesso un sorbetto al cocco come regalo ricompensa. Dopo la fatica, molte comodità, i superbi paesaggi di Basse-Terre e Grande-Terre, le due isole principali della Guadalupa, si sono offerti a lei come a noi. Dagli incontri giocosi alle pause gastronomiche, coglie l'occasione per continuare la fuga verso un'altra isola, Saint-Martin. Durata: 1h30.

Nuova Aquitania

Verso l'Euroregione: preservare l'ape nera dei Pirenei, su TV7 in replica

Direzione Itxassou, che, come avrete capito provando a pronunciarla, si trova nei Paesi Baschi. Il programma locale di TV7 incontra gli apicoltori per cercare di comprendere l'importanza di preservare l'ape nera dei Pirenei. Prendendo il nome dal suo colore, viene difeso dagli appassionati, che si battono perché rimanga maggioritario nel territorio, e ne lodano la grande capacità di adattamento. Per questo un “conservatorio delle api nere” mette a disposizione anche gli apicoltori in erba con l’attrezzatura adeguata. E nel miele. Durata: 8 minuti.

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