Questo annuncio rompe con le condizioni generali iniziali di utilizzo di Meta AI che ne vietavano lo sfruttamento “per scopi militari, bellici o nucleari”.
Pubblicato il 09/11/2024 18:11
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Nel marzo 2023, una petizione della Silicon Valley chiedeva una moratoria di sei mesi sull’intelligenza artificiale (AI), che secondo i firmatari – tra cui Elon Musk e il co-fondatore di Apple Steve Wozniak – rappresentava una “grande rischio per l’umanità”. E ora Meta, la società madre di Facebook, autorizza l’uso militare della sua intelligenza artificiale.
Questa decisione non è una conseguenza dell'elezione di Donald J. Trump perché è stata annunciata il 4 novembre da Nick Clegg, ex vice primo ministro britannico, ora principale lobbista di Meta. Questa è una novità perché fino ad ora le condizioni generali d’uso di LLama – l’intelligenza artificiale interna – vietavano l’uso del suo software, in particolare “per scopi militari, bellici o nucleari”.
Il rappresentante Meta indica che la sua azienda lo desidera “svolgiamo il nostro ruolo nel sostenere la sicurezza, la protezione e la prosperità economica dell’America e dei suoi più stretti alleati”. Detto questo “L’adozione diffusa dei modelli di intelligenza artificiale open Source statunitensi serve sia interessi economici che di sicurezza”.
Si posiziona in particolare insistendo sul fatto che lo è “nell’interesse dell’America e dell’intero mondo democratico che i modelli open Source statunitensi eccellano rispetto ai modelli cinesi e ad altri”.
Notiamo quindi i due messaggi che sono così espressi:
- Da un lato esiste infatti un’intima convergenza tra interessi economici, tecnologici e militari.
- D'altra parte, la società presuppone il fatto di rappresentare un paese, gli Stati Uniti. Confrontandosi in particolare con la Cina, ma anche con altri, compresi gli europei.
Meta ha indicato che l'azienda metterà i suoi modelli LLama al servizio delle agenzie federali statunitensi, così come delle aziende del settore della difesa come Lockheed Martin, Booz Allen e lo specialista nell'analisi di dati di massa Palantir.
È quindi interessato l’intero ecosistema della difesa degli Stati Uniti. Resta da vedere se si tratti dell'inizio di una collaborazione o soprattutto della formalizzazione di partenariati che esistevano prima, ma in totale discrezione.
Meta ha già chiarito che condividerà la sua tecnologia con i membri della cosiddetta alleanza di intelligence “Five Eyes”: Canada, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda.
Oppure un rafforzamento delle alleanze strategiche e geopolitiche attraverso la fornitura di tecnologie dirompenti da parte del settore privato.
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