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Alta Savoia. Contro il progetto A412 due cooperative lattiero-casearie dello Chablais uniscono le forze

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L'opposizione del mondo agricolo al progetto dell'autostrada A412 si è concretizzata il 22 giugno durante una manifestazione su larga scala in un terreno situato sul tracciato della futura corsia 2×2. E non è la recente firma del decreto di aggiudicazione delle concessioni a cambiare la situazione.

In un comunicato stampa datato giovedì 7 novembre, due dirigenti di cooperative lattiero-casearie dello Chablais situate a Brenthonne e nel massiccio del Moises (Cervens) riaffermano la loro ferma opposizione al progetto così come quella del collegamento tra la A40 e il crocevia dei Cacciatori, a Ginevra. Olivier Franzoi e Sylvain Gaillard, presidenti delle due strutture, discutono innanzitutto dell'impatto sul settore. “Rimuovendo decine di ettari di prati, si comprometterebbe gravemente la possibilità di rispettare il disciplinare del Reblochon […] Il risarcimento collettivo non può eguagliare le nostre perdite: per quanto riguarda la A412, si tratta di almeno 75.000 Reblochon all'anno. Sui 55 anni di durata della concessione ciò corrisponde ad una perdita economica di oltre 20 milioni di euro”.

Oltre all’argomentazione economica, i responsabili criticano l’impatto ambientale. “Solo una politica mirata alla riduzione del traffico stradale potrà risolvere i problemi del traffico limitando i fastidi legati all’inquinamento atmosferico”. E qualifica l’idea di un sostegno politico unanime alla A412. “La necessità di sostegno economico dell’agglomerato crea un allineamento di pensiero. I sindaci contrari al progetto non osano parlare”. Ciò non è quindi il caso degli agricoltori che “non vogliono essere la variabile di aggiustamento di queste infrastrutture” conclude il comunicato.

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