Il Marocco ha abbandonato la posizione della mano tesa verso l’Algeria? Dopo i messaggi decisi del re Mohammed VI nel suo discorso del 6 novembre, tocca al ministro degli Esteri mettere in guardia il vicino orientale da ogni tentativo di fare guerra al Marocco. Un avvertimento lanciato durante la presentazione, questo venerdì 8 novembre, davanti alla commissione per gli affari esteri, la difesa nazionale, gli affari islamici, la migrazione e il MRE della Camera dei Rappresentanti, del progetto di bilancio settoriale del suo dipartimento a titolo dell’esercizio finanziario 2025 .
Nasser Bourita ha affermato che ci sono “indicatori che attestano il desiderio dell’Algeria di iniziare una guerra nella regione e uno scontro militare con il Marocco”. Il capo della diplomazia ha sottolineato che l’Algeria sta attualmente cercando una “escalation” e sta entrando in un “confronto” con il regno.
Una guerra possibile sarebbe la risposta dell’Algeria alle conquiste ottenute da Rabat sulla scena internazionale sulla questione del Sahara, tra cui in particolare il riconoscimento da parte della Francia del carattere marocchino della provincia, ha affermato il Ministro. Una rottura con le tradizionali dichiarazioni di disapprovazione.
Una guerra servirebbe gli interessi della potenza algerina
Un’escalation potrebbe dare ad Algeri l’occasione per distogliere l’opinione pubblica dalla crisi politica ed economica che colpisce il Paese dal 2019, in particolare dall’hirak ovvero dalla carenza di beni di prima necessità, attivando la carta del “nemico storico”. un’opinione condizionata dalla “guerra mediatica” divenuta realtà quotidiana. Nel suo discorso del 6 novembre, il re Mohammed VI ha puntato il dito contro “coloro che usano la vicenda del Sahara come una cortina di fumo per coprire i loro numerosi problemi interni”.
Il giorno dopo la firma dell’accordo di cooperazione militare tra Marocco e Israele, il 24 novembre 2021 a Rabat, una fonte militare algerina, allora definita un “falco”, ha invitato il suo Paese a entrare in guerra contro il regno. “Bisogna farlo oggi, perché siamo militarmente superiori a tutti i livelli e tra qualche anno potrebbe non essere più così”, ha dichiarato in una dichiarazione al quotidiano francese L’Opinion. Da allora, Rabat ha rafforzato le capacità delle FAR acquisendo nuove armi e avviando il suo programma di industria militare. Risultati che preoccupano maggiormente il vicino orientale.
L’Algeria ha stanziato 25 miliardi di dollari per l’esercito nella legge finanziaria del 2025, rispetto ai 21,6 miliardi di dollari del 2024 e ai 18 miliardi di dollari del 2023.
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