La zia della giovane uccisa durante la sparatoria avvenuta la notte tra il 3 e il 4 novembre a Rivière-Roche, a Fort-de-France, ha accettato di testimoniare pochi giorni dopo la tragedia. La vittima, 22 anni, lascia la figlia di 9 mesi, anche lei ferita nell'attacco.
Emma Guillaume (stagista), Inès Trésident-Ranguin
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Pubblicato l'8 novembre 2024 alle 18:11
Ancora sotto shock, la famiglia della vittima fatica a trovare le parole per esprimere il proprio dolore. “Non va bene, va male”ha dichiarato la zia, intervenuta in diretta al quotidiano della Martinica La 1ère. Spiega che la madre della giovane non ha la forza di testimoniare.
La zia della 22enne vittima insiste sulla tragica coincidenza che ha portato sua nipote a perdere la vita.
Tutto quello che vorremmo dire è che nostra nipote si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. E' una vittima collaterale.
La giovane donna, ha detto, non era in casa, ma “con una famiglia in cui lei era solo di passaggio”.
Non conosciamo nemmeno queste persone.
Spiega poi la situazione della figlia della vittima, di 9 mesi, colpita anche lei durante l'aggressione.
Si è presa cura di lei, ringraziamo il cielo per averle preservato la vita. È fuori pericolo, sta guarendo dalle ferite. Un bambino di 9 mesi ferito così, ingiustamente, è molto difficile.
Di fronte alle domande sulle circostanze della sparatoria, precisa: “Non abbiamo modo di sapere cosa sia successo, vogliamo lasciare tutto nelle mani della giustizia”.
Invitiamo tutti ad avere uno spirito di pacificazione, non vogliamo vendetta, vogliamo solo trovare la nostra pace per educare questo bambino che è vivo per la grazia di Dio. Riteniamo ancora di avere una benedizione in questa difficile prova.
“Viste le modalità in cui si sono svolti i fatti è stata aperta un'indagine per omicidi e tentativi di banda organizzata”ha indicato Clarisse Taron, pubblico ministero, questo venerdì (9 novembre).
Quando dico che abbiamo preso di mira le mafie organizzate, questo ci ha permesso di deferire la questione alla giurisdizione interregionale specializzata in malavita organizzata perché ci sembra che ciò che sospettiamo dai fatti li faccia appartenere alla criminalità organizzata.
Il Pubblico Ministerointervistato da Nathalie Jos e Jean-Marc Kennenga
Il caso è stato affidato alla sezione investigazioni specializzate del Ddirezione territoriale della Polizia Nazionale (DTPN). Molte risorse e investigatori sono coinvolti in questa vicenda. Come promemoria, due persone sono state uccise e diverse sono rimaste ferite.
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