“Si tratta di un’iniziativa rara, commisurata alle misure brutali a cui stiamo subendo. È un attacco frontale contro le nostre comunità, contro la democrazia locale”, ha sostenuto il sindaco che ha approfittato del momento per castigare “lo slittamento incontrollato e abissale del bilancio dello Stato”, e quindi l’ex ministro dei Conti pubblici, suo avversario sul fronte consigliere comunale, Thomas Cazenave.
Minaccia di procedimento giudiziario
Il caso riprende oggi tra le mura della prefettura della Gironda. Il prefetto Étienne Guyot ha inviato una lettera al sindaco di Bordeaux “per ricordargli la legislazione in vigore relativa alla neutralità dei servizi pubblici”. L'autorità prefettizia precisa che “il Consiglio di Stato, nella sua decisione ''Commune de Sainte-Anne'' del 27 luglio 2005, indica chiaramente che il principio di neutralità dei servizi pubblici vieta che siano affissi sugli edifici pubblici cartelli simboleggianti la affermazione di opinioni politiche, religiose o filosofiche. Questo principio ha valore costituzionale. » Étienne Guyot minaccia addirittura azioni legali se il sindaco di Bordeaux non rispetterà la legge “il più presto possibile”.
“Il sindaco di Bordeaux non ha mai cercato che questi striscioni simboleggiassero la richiesta di opinioni politiche”
Solo che al principio di neutralità dei servizi pubblici, Pierre Hurmic oppone il principio di “libera amministrazione degli enti locali”. Ha detto che “ha continuato ad informare la popolazione di Bordeaux sui tagli di bilancio che ancora oggi minacciano il finanziamento e la sostenibilità dei servizi pubblici. Queste informazioni sono di evidente interesse pubblico locale. Contrariamente all'esempio citato nella giurisprudenza citata dal prefetto, il sindaco di Bordeaux non ha mai cercato di garantire che questi striscioni simboleggiassero la rivendicazione di opinioni politiche, religiose o filosofiche”, precisa il comunicato della maggioranza comunale prima di precisare : “Di fronte a questi elementi, il sindaco di Bordeaux invita lo Stato a rispettare la libertà di espressione degli eletti locali che sono sempre più numerosi, di tutti gli schieramenti politici, a mobilitarsi contro le incidenze di questa legge finanziaria. »
“Pubblicazione selvaggia”
Il giorno successivo all'esposizione degli striscioni sulla facciata del municipio, il 5 novembre, l'argomento ha elettrizzato i dibattiti in consiglio comunale. Thomas Cazenave ha denunciato una “esibizione selvaggia” e Fabien Robert, oppositore del MoDem, ha accusato Pierre Hurmic di “sporcare la casa comune”. L'ex sindaco Nicolas Florian aveva inviato una lettera al prefetto per chiedergli di far rimuovere gli striscioni…
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