Prolungato fermo di polizia per i due uomini arrestati questo giovedì nel tardo pomeriggio davanti alla scuola elementare di Saint-Florent-sur-Auzonnet (10 km a nord di Alès). La più giovane, dopo aver aggredito l'ex compagna esibendo un coltello, la più anziana, dopo averle sparato con un fucile da caccia. Lo saranno portato davanti alla Procura di Alès questo sabato pomeriggio. Una vicenda a triplo grilletto. Un primo attacco verbale da parte del trentenne sul posto di lavoro – all'ospedale Alès – della sua ex compagna 36enne. Avverte il padre, il presunto assassino, che l'accompagna a cercare la sua piccola figlia. Ognuno nella propria macchina.
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Rientro dei primi davanti alla scuola. La campanella è appena suonata, i bambini si preparano per uscire. Nuovo litigio ma l'individuo, armato di coltello, minaccia di morte. Il settantenne scende dall'auto con un fucile calibro 22. Ad appena 2-3 metri dall'ex genero, ha sparato chiaramente nella sua direzione ma senza colpirlo. La palla finirà nella porta a vetri della scuola. Il trentenne era già ricercato per violenza domestica nei confronti della stessa vittima e moltiplica gli oltraggi in custodia di polizia, compreso il tentativo di fuga. Il settantenne, senza precedenti penali, riconosce i fatti.
Le conseguenze avrebbero potuto essere drammatiche
La custodia cautelare dei due uomini è stata prorogata questo venerdì. Uno, trentenne, ex compagno, della vittima che aveva aggredito davanti alla scuola di Saint-Florent-sur-Auzonnet armato di coltello e il padre di quest'ultimo che – senza raggiungerlo – gli ha sparato con un fucile da caccia. “Nessuno è rimasto ferito, fortunatamente, ma le conseguenze avrebbero potuto essere drammatiche”.
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