François-Xavier Lauch, ora prefetto dell'Hérault, avrebbe aspettato fino all'ultimo momento per vietare una manifestazione nel settembre 2023 secondo la deputata Karen Erodi (LFI) e tre attivisti. Da parte sua il pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione.
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Tutto è iniziato il 21 settembre 2023, quando in prefettura è stata dichiarata una manifestazione che chiedeva “lo scioglimento del gruppo Patria Albiges”. Si terrà cinque giorni dopo, mentre tre attivisti del piccolo gruppo di estrema destra si presenteranno in tribunale.
Ma il progetto si è concluso il 25 settembre quando François-Xavier Lauch, allora prefetto del Tarn, ha presentato un'ordinanza che vietava le manifestazioni. Gli organizzatori sono stati avvisati intorno alle 17 e hanno presentato ricorso per provvedimenti provvisori. Il tribunale amministrativo di Tolosa non esaminerà la questione fino al 26 settembre, diverse ore prima dell'inizio previsto della manifestazione.
Così Armand Gobad, ex candidato della France Insoumise a sindaco di Pampelonne, Michel Massol della CGT Retraités, Christine Martin e Karen Erodi, deputata della LFI, hanno presentato una denuncia contro il prefetto. Secondo loro, quest'ultimo avrebbe volontariamente ritardato la presentazione del provvedimento di divieto, per impedire lo svolgimento della manifestazione. Accusano il depositario del potere pubblico di aver “adottato un provvedimento contro l'esecuzione della legge”.
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L'udienza si è tenuta il 7 novembre 2024, in assenza del prefetto, l'obiettivo era poi pronunciarsi sulle condizioni che avevano portato al divieto di manifestazione. Me Holleaux, avvocato di François-Xavier Lauch, ha spiegato la procedura d'indagine della prefettura del Tarn davanti al tribunale penale di Albi.
Voleva ricordare il contesto di sicurezza allora in vigore, ha anche accusato il deputato della LFI di voler “avanzare” in questa faccenda. E' in questo senso che chiede ai ricorrenti 3.000 euro di risarcimento per costituzione abusiva di parte civile. Da parte sua, il signor Perù, avvocato dei ricorrenti, ha interrogato: “Perché il prefetto ha aspettato così tanto per presentare l'ordinanza di divieto?»
Il procuratore della Repubblica di Albi, Stéphanie Bazart, ha chiesto la liberazione di François-Xavier Lauch. Il tribunale correzionale prenderà la sua decisione il 21 novembre prossimo.
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