Solo 6° nel Vendée Globe 2020-2021 dopo essere stato uno dei grandi leader della corsa, l'uomo di Dunkerque ha concluso il giro del mondo in lacrime. Con la sua nuova Imoca immaginata e progettata dal tandem di architetti Antoine Koch – Finot-Conq, Thomas Ruyant torna per la terza volta con una barca meno dura della precedente e più versatile. “So di cosa sono capace”, ha detto. Sono uno dei favoriti e questo mi sta molto bene”. Ruyant è una macchina per vincere in solitario (Mini-Transat e due volte Route du Rhum, Class40 e Imoca) così come in doppio (Transat Ag2r e Transat Jacques Vabre): gli manca solo il Santo Graal. È lì solo per quello, il 1° posto.
Lo skipper della Baia di Morlaix conosce la musica: è alla sua quinta partecipazione ad una regata che, 4 anni fa, non gli fece alcun favore. “Ho vissuto tutto del Vendée Globe, tranne la vittoria.” Il suo ultimo successo su un'Imoca risale al 2019 sull'Artico della Vandea: inizia ad oggi ma i suoi due podi, nel 2023 su Le Retour à La Base (2°) e sulla New York Vendée nel 2024 (3°), dimostrano che il Lo skipper di Charal, circondato da una grande squadra che comprende anche la competenza di un certo Franck Cammas, è ancora in partita. La sua macchina, primo progetto firmato da Sam Manuard, sembra formidabile.
Sapevamo che aveva talento dopo i suoi successi sulla Solitaire du Figaro e sulla Route du Rhum in Class40, Yoann Richomme ha rapidamente confermato a Imoca: 1° al Ritorno a La Base nel 2023 e 1° alla Transat CIC Lorient – New York nel 2024. Rari sono gli unici ad esibirsi così velocemente in un'Imoca. Anche se scoprirà i mari del sud da solo sulla sua nuova Imoca progettata da Antoine Koch e Finot-Conq, lo skipper di Arkea Paprec ha una prospettiva molto seria per la vittoria finale. Alla sua macchina piacciono i venti sottovento e forti. “Tutto è possibile nel Vendée Globe”, afferma. Duro fino all'eccesso, molto a suo agio con il tempo, Richomme può giocarsela come François Gabart, vincitore nel 2013 alla sua prima partecipazione.
Quattro anni fa, nessuno aveva scommesso un centesimo sul Rochelais: vincitore della 9a edizione, Yannick Bestaven torna a difendere il suo titolo e prova così a eguagliare Michel Desjoyeaux, l'unico doppio vincitore del Vendée Globe. Se il vincitore della Mini-Transat 2001 ha mantenuto lo stesso socio, Maître Coq, quest'ultimo gli ha offerto una nuova barca, un progetto di Guillaume Verdier, che si è classificato 6° nella Transat CIC e 20° nella Transat New York Vendée: non ha quindi fa qualche scintilla ma resta un candidato credibile, lui che non si trova mai così a suo agio quando la corsa è lunga, dura, impegnativa.
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