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Il Senegal lancia la 15a Biennale d’arte contemporanea di Dakar

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La cerimonia di apertura si è svolta alla presenza del presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye.

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Télévisions – Editoriale Cultura

Pubblicato il 07/11/2024 18:21

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Una donna si sistema il vestito durante la cerimonia di apertura della Biennale di Dakar (Senegal), una mostra di arte africana contemporanea, il 7 novembre 2024. (JOHN WESSELS/AFP)

La 15a Biennale d’Arte Africana Contemporanea a Dakar ha aperto i battenti giovedì 7 novembre 2024. Durante la cerimonia, il presidente Bassirou Diomaye Faye ha assegnato il prestigioso Grand Prix Léopold Sédar Senghor all’artista della Martinica Agnès Brézéphin per il suo notevole lavoro su un carattere tipografico dedicato a l’alfabeto creolo, chiamato “Coolie”. La biennale, che si svolge dal 7 novembre al 7 dicembre, attira quasi 400.000 visitatori. Questo grande evento permette di scoprire l’arte africana e della diaspora attraverso vari eventi culturali, che vanno dalla pittura alla scultura, comprese installazioni sonore e musicali, performance e dibattiti.

Il presidente Faye ha espresso il suo entusiasmo all’apertura della biennale, sottolineando l’importanza di questo evento per la cultura del Paese. “Desidero esprimere tutta la mia soddisfazione e il piacere di incontrare oggi la grande famiglia della cultura in occasione dell’apertura ufficiale della XV edizione della Biennale d’Arte Africana Contemporanea,” ha dichiarato. “Per un mese Dakar e il Senegal saranno il centro di un’intensa influenza artistica”ha aggiunto, sottolineando così il ruolo chiave della capitale senegalese nel panorama artistico mondiale.

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La padrona di casa si rivolge agli ospiti durante la cerimonia di apertura della Biennale di Dakar (Senegal), mostra di arte contemporanea africana, il 7 novembre 2024. (JOHN WESSELS/AFP)

Sotto la direzione di Salimata Diop, critico d’arte e curatore di mostre, la biennale del 2024 mette in risalto gli Stati Uniti e Capo Verde. Il tema di questa edizione, The Wake – Il risveglio, la veglia, xàll wi (che significa “la scia” in Wolof), esplora questioni di femminilità, violenza e consumo. Wangechi Mutu, artista keniana residente a Brooklyn, è la grande testimone dell’evento. La mostra internazionale presenta le opere di 58 artisti provenienti dall’Africa e dalla diaspora, offrendo ai visitatori un “viaggio immersivo” arricchito da installazioni sonore e musicali, creando una “esperienza emotiva” unica.

Sebbene la biennale fosse inizialmente prevista dal 16 maggio al 16 giugno, è stata rinviata a causa delle voci sulla mancanza di fondi subito dopo le elezioni presidenziali. Questo rinvio non ha smorzato l’entusiasmo e l’entusiasmo attorno a questo evento, che rimane un must della scena artistica africana.


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