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Editoriale La Presse de la Manche
Pubblicato il
7 novembre 2024 alle 8:30
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Il tribunale di Coutances ha esaminato Mercoledì 6 novembre 2024 le denunce di quindici vittime di due società, sottoposte a liquidazione giudiziale, il cui unico azionista era Pasquale Hermann.
L'azienda Tradi Bois Cotentin era ben radicato nel centro di Coutances. Offriva costruzioni in legno. È stata messa in liquidazione nel marzo 2017. Nel settembre 2016 Pascal Hermann ha creato un'altra società, SARL HPMC a Montmartin-sur-Meril cui scopo era costruire case con container. Una società che è stata liquidata nell'aprile del 2019. Ad essere processato è quindi il manager.
Progetti mai finiti
Le denunce riguardano gli stessi comportamenti: contratti firmati che specificano costi e tempi di costruzione, somme di denaro richieste per acquistare materiali prima dell'aumento dei prezzi, cantieri mai completati o per alcuni nemmeno iniziati, e nessun contatto.
Una famiglia di Tourville-sur-Sienne aveva firmato per una costruzione in container che doveva essere consegnata entro 4 mesi. Avevano messo in vendita la loro casa, hanno dovuto affittare un gîte e poi comprare una casa mobile, perché sono riusciti a completare i lavori da soli con due anni di ritardo. Tutti hanno avuto problemi con l'amministrazione perché i permessi di costruire erano scaduti.
Un'altra coppia vittima di una casa container a Couville ha allertato i media ed è riuscita a completare la propria casa solo grazie alla solidarietà di parenti e artigiani locali.
Ma dove sono finiti i soldi?
L'ammontare dei danni subiti dalle quindici vittime ammonta a 800.000 euro. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 2.000 euro dai conti bancari di Pascal Herman. L'avvocato di una vittima ha detto di essere “esasperato” dalla mancanza di argomenti sull'arricchimento.
Naturalmente Pascal Hermann non ha dato molte spiegazioni, ha ammesso di aver utilizzato questi soldi per finanziare i lavori nella casa del suo socio. Ha firmato contratti nonostante il tribunale commerciale gli avesse vietato di gestire un'impresa e non avesse stipulato un'assicurazione professionale che coprisse i difetti. La corte non ha potuto porgli alcuna domanda perché non si è presentato all'udienza.
Questa assenza è deplorata dal rappresentante dell'accusa, il quale ritiene che Hermann abbia firmato i contratti sapendo che non li avrebbe rispettati e che abbia esercitato pressioni sulle vittime per ottenere dei fondi. È prevista una pena di 3 anni di reclusione, di cui 1 anno.
L'avvocato dell'imputato spiega che il suo cliente ha sofferto la vendetta popolare che lo ha costretto a lasciare la regione per stabilirsi nelle Bocche del Rodano, che non era responsabile del cattivo lavoro dei subappaltatori, che non si parla dei numerosi progetti realizzati senza problemi e, poiché è già stato condannato dal tribunale di commercio, chiede la scarcerazione.
La sentenza sarà pronunciata il 4 dicembre.
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