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La leadership marocchina messa in risalto all’Infraweek di Parigi – Today Morocco

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Secondo Seddiki, tra il 2011 e il 2021 il Marocco si è distinto per il suo dinamismo in termini di partenariato pubblico-privato (PPP) con quasi 12 miliardi di euro di transazioni cumulative.

Incontro: Durante il suo discorso alla giornata inaugurale di Paris Infraweek, Ali Seddiki, direttore generale di AMDIE, ha sottolineato i progressi del Marocco in termini di infrastrutture.

Il Marocco oggi si afferma come leader in termini di qualità delle infrastrutture in Africa. Lo ha sottolineato Ali Seddiki, direttore generale dell’Agenzia marocchina per gli investimenti e lo sviluppo delle esportazioni (AMDIE). Intervenendo nel corso della giornata inaugurale della “Paris Infraweek” che proseguirà fino all’8 novembre, uno dei principali incontri europei dedicati al finanziamento delle infrastrutture, Seddiki ha sottolineato che da quando è salito al trono di Sua Maestà il Re Mohammed VI, il Regno ha compiuto progressi eccezionali nello sviluppo delle sue infrastrutture. Il Marocco, ha detto, è “al primo posto per la qualità delle infrastrutture in Africa”. Grazie agli investimenti strategici nei settori portuale, ferroviario, stradale, aereo e digitale, il Regno offre un ambiente attraente per le aziende all’avanguardia e rafforza i suoi collegamenti globali, ha sottolineato Seddiki durante questa conferenza sul tema “Marocco -Francia- Infrastrutture: verso nuovi modelli di partenariato”. Ha indicato in questo contesto che il Nuovo Modello di Sviluppo (NMD) traccia un’ambiziosa tabella di marcia per il Marocco entro il 2035, con l’obiettivo di creare “una crescita inclusiva e sostenibile”.

Il Regno aspira infatti a rafforzare la connettività regionale attraverso l’espansione delle reti stradali, ferroviarie e portuali, ha affermato, sottolineando in particolare l’importanza di migliorare la gestione sostenibile dell’acqua e lo sviluppo di nuove capacità di energia rinnovabile. Il Marocco è impegnato ad accelerare la transizione energetica puntando al 62% della sua capacità energetica da fonti rinnovabili entro il 2030 e sviluppando infrastrutture a sostegno dell’idrogeno verde e delle batterie, ha osservato il CEO di AMDIE. Sottolineando l’importante ruolo degli investimenti privati ​​a favore dello sviluppo, Seddiki ha precisato che tra il 2011 e il 2021 il Marocco si è distinto per il suo dinamismo in termini di partenariato pubblico-privato (PPP) con quasi 12 miliardi di euro di transazioni cumulative. E da precisare che nell’ambito dell’attuazione della nuova carta degli investimenti, un portafoglio di quasi 100 progetti PPP stimati in quasi 14 miliardi di euro è distribuito in settori quali trasporti, acqua, gestione dei rifiuti, sanità e istruzione. Inoltre, il funzionario marocchino ha osservato che i preparativi per i Mondiali del 2030 rappresentano anche un catalizzatore per l’ammodernamento delle infrastrutture sportive, con un budget di 5 miliardi di euro previsto per progetti legati a questa competizione mondiale, dedicati in particolare alla costruzione e all’ammodernamento degli stadi, così come il miglioramento delle infrastrutture di trasporto.

“Stiamo co-organizzando questa Coppa del Mondo con i nostri partner europei, possiamo co-scrivere la nuova fase di sviluppo socio-economico del Regno e beneficiare insieme del Tempo del Marocco”, ha concluso Seddiki. Organizzata dal Ministero francese dell’Economia e delle Finanze e da Paris Europlace – organizzazione che rappresenta il centro finanziario della capitale francese, “Paris Infraweek” riunisce ogni anno quasi 2.500 partecipanti provenienti da tutti gli ecosistemi del settore. Il suo obiettivo è decifrare le ultime tendenze nello sviluppo e nel finanziamento delle infrastrutture, promuovendo al contempo la creazione di partenariati e cooperazione, sia a livello industriale che finanziario.

Questa edizione, che si tiene sul tema “Infrastrutture al centro della decarbonizzazione globale”, si concentra sul ruolo centrale di queste ultime nella transizione ecologica e digitale delle economie, nonché nel loro contributo alla reindustrializzazione verde.

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