Si tratta di una lettera indirizzata direttamente al Centro Ospedaliero Intercomunale delle Vallées de l'Ariège (Chiva). Inviata all'Agenzia sanitaria regionale (ARS) ma anche a diversi dipartimenti della struttura stessa, questa lettera è firmata dai “Revoltés du Chiva”. Su quest'ultimo l'autore denuncia una situazione di disagio enorme tra gli operatori ospedalieri.
Trascritto dal giornale La spedizionela lettera denuncia, tra l'altro, una “politica perversa, distruttiva di senso e fonte di profonda sofferenza […] : depressione, burn-out, assenze per malattia, assunzione di farmaci e ovviamente molte partenze. […] La paura è diventata la loro sorte quotidiana. »
L’Ospedale spera che la giustizia riveli l’identità dei “Ribelli Chiva”
Interrogato dai nostri colleghi, Bernard Malbert, rappresentante della Force Ouvrière, assicura che si tratta di una lettera “accusatoria e diffamatoria” e che “le persone nominate in questa lettera anonima non meritano di essere diffamate in quel modo. » Secondo la testimonianza di un sindacalista, questo messaggio deriverebbe più dalla volontà di regolare i conti interni, che dalla reale denuncia di una cattiva gestione all'interno dell'ospedale.
Se più dirigenti vengono nominati chiaramente, uno di loro è particolarmente preso di mira. Per La spedizioneMarie Dunyach, direttrice generale di Chiva, ha riconosciuto l'emergere di alcune tensioni tra dirigenti e agenti a seguito di un recente cambiamento organizzativo. Ma questo non preoccupava in alcun modo il principale imputato della lettera. Dopo la presentazione di due denunce per denuncia diffamatoria, la direzione dell'ospedale spera che si possa far luce sull'identità del corvo.
Related News :