Didier Herbillon, sindaco (DVG) di Sedan:
“È una giornata nera, che segna la vittoria del populismo nella prima potenza mondiale. È un giorno buio anche per l’Europa, che dovrà rivedere, e forse addirittura cambiare, il rapporto con il suo tradizionale alleato. Oggi la posta in gioco è immensa, per l’Europa, per la Francia, per non parlare dell’Ucraina…”
Cédric Chevalier, senatore (Orizzonti) della Marna:
“La campagna grida. Fino a che punto possono spingersi il populismo e la politica trash? Attenzione al rischio che si diffonda in Francia… Oggi mi preoccupano soprattutto l'Ucraina e i diritti delle donne. E poi, mentre gli Stati Uniti si concentrano nuovamente su se stessi, la Francia e l’Europa devono trovare il modo di diventare di nuovo forti ed essere in grado di influenzare il domani. »
Arnaud Robinet, sindaco (Horizons) di Reims e presidente di Grand Reims:
“I nostri amici americani hanno eletto democraticamente Trump. Rispettiamo la loro scelta e smettiamo di dare lezioni. Sta a noi, francesi ed europei, riconquistare il nostro posto tra le grandi potenze mondiali. Per un’Europa più unita, più forte e più sovrana in questo nuovo contesto. »
Florian Lecoultre, sindaco (DVG) di Nouzonville (Ardenne):
“Negli Stati Uniti come in Francia, quando la sinistra abbandona la difesa delle classi lavoratrici e medie, perde. Passiamo dalle parole ai fatti e riconnettiamoci con un progetto sociale che protegga veramente la nostra sovranità e le persone che dovremmo difendere. »
Lise Magnier, deputata (Orizzonti) di Châlons:
“Gli elettori americani hanno eletto Donald Trump. Accolgo con favore queste elezioni e spero che la nostra antica amicizia franco-americana continui con rispetto e franchezza. Sta a noi, francesi ed europei, unirci e andare d'accordo per essere sempre alla pari con le grandi potenze del mondo. »
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