Il 106° congresso dell'AMF si svolge in un contesto di rapporti tesi tra lo Stato e gli enti locali, accusati da Bercy di deteriorare i conti pubblici.
Il prossimo congresso dei sindaci, che si terrà dal 18 al 21 novembre a Parigi, rischia di essere quello giusto “rabbia” e i funzionari eletti potrebbero esserlo “i prossimi “gilet gialli””hanno allertato martedì i rappresentanti dell'Associazione dei sindaci di Francia (AMF). “Se vogliamo evitare che i prossimi “gilet gialli” indossino sciarpe tricolori, dovremo riscoprire il senso del decentramento, della solidarietà, del rendimento pubblico e della fiducia nei sindaci”ha insistito David Lisnard, presidente dell'AMF e sindaco di Cannes, deplorando una denigrazione dell'azione municipale unita ad una disintegrazione delle risorse.
Intitolato “I Comuni….per fortuna”questo congresso si svolge in un contesto di rapporti tesi tra lo Stato e gli enti locali, accusati da Bercy di deteriorare i conti pubblici e chiamati a contribuire allo sforzo di risanamento del bilancio per un importo di cinque miliardi di euro. “Questo congresso rischia di essere, questo si sente dire dal campo, il congresso della rabbia”ha avvertito André Laignel, primo vicepresidente aggiunto dell'AMF e sindaco del PS di Issoudun (Indre).
“Il governo attuale è la punizione”
Castigare a «ricentralizzazione giuridico-amministrativa»David Lisnard stimava che lo Stato esistesse comunque “sempre felice di trovare i comuni quando ci sono crisi”citando il ruolo “pacificatore” sindaci durante la violenza urbana dell'estate 2023, o loro “agilità” durante la crisi sanitaria. “Ma per poter trovare i Comuni, devono esserci ancora i Comuni”ha aggiunto.
Le comunità, tutti gli strati messi insieme, si oppongono ai tagli di bilancio richiesti dal governo. “Il governo precedente era una denuncia diffamatoria. Il governo attuale è la punizione”ha denunciato André Laignel giudicando la legge finanziaria “ingiusto, irresponsabile, uno spargimento di sangue senza precedenti”e qualificandosi come “menzogna dello Stato” l'importo di cinque miliardi. “L’epurazione non è di cinque miliardi (…) Arriviamo a più di 11 miliardi” mentre si arriverebbe all'abolizione delle tasse locali “46 miliardi di euro”ha aggiunto André Laignel riconoscendo “un’evoluzione” spese legate in gran parte a decisioni imposte dallo Stato.
Nel corso del congresso i dibattiti verteranno sull'artificializzazione dei suoli e sull'obiettivo della “artificializzazione netta zero”i cui sindaci ritengono che il metodo debba essere rivisto, ai margini d'azione dei comuni rurali, delle finanze locali nonché del traffico di droga che affligge anche i piccoli centri. La giornata del 18 novembre sarà dedicata ai Territori d'Oltremare. Accanto al congresso, come ogni anno, si svolgerà la fiera degli espositori, alla quale sono attesi circa 60.000 visitatori.
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