DECRITTO – La posizione tedesca però non è stata decisa in via definitiva, con crescenti divisioni all’interno del governo.
Corrispondente a Berlino
Il nuovo ministro francese dell'Industria, Marc Ferracci, ha trascorso martedì una giornata in un campo minato in Germania, invocando un fronte franco-tedesco per l'automobile, proprio nel momento in cui la coalizione di Olaf Scholz rischia di implodere. Intervista a Handelsblatt, partecipazione a un forum economico franco-tedesco, poi intervista al suo omologo, Bernhard Kluttig, segretario di Stato per l'Economia: questo caro amico di Emmanuel Macron ha riaffermato gli obiettivi di decarbonizzazione del governo e della comunità.
Le due industrie automobilistiche, francese e tedesca, vivono problemi simili, legati al crollo dei loro mercati e alla perdita di competitività, ma spesso mostrano differenze sui rimedi. Parigi ha spinto per l'imposizione, da parte della Commissione Europea, di dazi doganali contro i veicoli cinesi, mentre la Germania si oppone fermamente a questa misura. Berlino intende preservare l’Eldorado…
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