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all'Harry's Bar di Parigi, Donald Trump è in testa

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REPORTAGE – Come in ogni elezione americana da 100 anni, il cocktail bar più antico d'Europa organizza un voto fittizio per gli americani espatriati o in vacanza in Francia. In un secolo, il risultato si è discostato dal voto ufficiale solo tre volte.

Berretto rosso in testa, Tom sfoggia un ampio sorriso mentre infila titubante una scheda elettorale nell'urna, sotto lo sguardo divertito della sua compagna Megan. La coppia del Minnesota, in vacanza a Parigi, ha appena votato per Kamala Harris. L'ambientazione, però, non ha nulla a che vedere con un'ambasciata. Sullo sfondo, in una vetrina, grandi whisky scozzesi: un Macallan del 1991, un Glenlivet di 18 anni… Dietro, un bancone di mogano lucidato da migliaia di gomiti sta sotto un imponente specchio dove sono scritti i nomi dei due candidati si scrive l'elezione presidenziale americana associata a un numero: Kamala Harris – 360 e Donald Trump – 383.

L'urna dell'Harry's Bar.
HM/Le Figaro

Come ogni quattro anni da 100 anni – ad eccezione del 2020, obbligato dal Covid – l'Harry's bar organizza un «voto di paglia» (“voto di paglia”), uno scrutinio fittizio durante il quale gli americani espatriati o di passaggio a Parigi possono scegliere il loro futuro presidente. Le regole sono…

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