Lunedì 4 novembre a Bruxelles i commissari europei della nuova squadra guidata da Ursula von der Leyen hanno iniziato con successo le loro udienze finali davanti al Parlamento europeo, prima del voto finale previsto per il 27 novembre. Quattro primi contendenti sono stati confermati dagli eurodeputati nel corso della giornata: lo slovacco Maros Sefcovic (commercio), il maltese Glenn Micallef (gioventù, cultura e sport), il lussemburghese Christophe Hansen (agricoltura) e il greco Apostolos Tzitzikostas (trasporti).
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A proprio agio nell'esercizio, evitavano domande fastidiose. Maros Sefcovic, ad esempio, si è guardato bene dal dare un calendario per la firma del controverso accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e i paesi del Mercosur – Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia – che viene contestato dalla Francia e che suscita l’ira degli agricoltori in Europa.
Negoziati «tecniche» sono in corso. “Spero che questo accordo possa essere concluso su una base molto equa”ha procrastinato il 58enne slovacco, abituato a questo grande esercizio orale da quando è commissario europeo dal 2009.
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L'udienza del signor Hansen è stata segnata da un momento emozionante. Dopo una domanda sulla sofferenza degli agricoltori, ha raccontato ai deputati della morte di suo fratello, agricoltore, caduto dalle scale l'anno scorso all'età di 55 anni. “Sono sicuro che sia legato a molti fattori che colpiscono gli agricoltori”come il “difficoltà finanziarie” e la stanchezza, testimoniò, ne risentiva.
12 novembre, il giorno più atteso
Il responsabile dei trasporti greco Apostolos Tzitzikostas, dal canto suo, ha promesso di presentare nel 2025 una proposta per un sistema unico di prenotazione dei treni su scala europea.
La giornata più attesa sarà il 12 novembre con le audizioni dei sei potenziali vicepresidenti, tra cui il francese Stéphane Séjourné e l'italiano Raffaele Fitto. Quest'ultimo è al centro di polemiche a causa della sua adesione al partito di estrema destra Fratelli d'Italia.
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Dopo ogni grande orale di tre ore, i parlamentari appoggiano o sfidano i presunti commissari, in uno dei rari momenti in cui gli eurodeputati possono affermare la propria autorità di fronte a una Commissione la cui onnipotenza li infastidisce regolarmente. Nel 2019, tre candidati sono stati respinti, tra cui la centrista francese Sylvie Goulard, un affronto per il presidente Emmanuel Macron.
Il voto finale e complessivo sulla nuova squadra è poi previsto per mercoledì 27 novembre nel corso della sessione plenaria del Parlamento a Strasburgo. E l’esecutivo europeo dovrebbe entrare in carica all’inizio di dicembre e durare fino al 2029.
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Il grande esercizio orale è un sottile equilibrio di poteri tra le istituzioni europee, gli Stati membri e le forze politiche rappresentate in Parlamento.
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