Il progetto di costruire la fabbrica di dirigibili Flying Whales a Laruscade, nella Gironda, incontra ancora una volta una ferma opposizione. L'Autorità Ambientale (Ae), nonostante i miglioramenti apportati dall'azienda, ha emesso un secondo parere sfavorevole il 29 ottobre 2024. Quali sono le cause del rifiuto? Ti spiegheremo tutto.
Una “rivoluzione” dei trasporti pesanti messa a dura prova dall’ambiente
Originariamente, Balene volanti ha immaginato un nuovo modo di trasportare carichi pesanti o ingombranti in aree isolate. Questo progetto, visto come un passo avanti nel settore dei trasporti carico aereopropone di costruire a sessanta dirigibili in dieci anniin grado di trasportare piloni, tronchi d'albero e altri carichi enormi dove le strade sono impraticabili. La fabbrica sarebbe localizzata solo a due chilometri dalla stazione di Saint-Mariensfacilitando la logistica della produzione, con due giganteschi edifici dedicati all'assemblaggio e al collaudo dei dirigibili.
Di più l’Ae preoccupazioni. Secondo lei, la terra eletta, 75 ettariinvade habitat naturali essenziali per diverse specie protette e si trova nelle vicinanze due zone Natura 2000. Già nel novembre 2023 aveva avvertito della perdita di 59 ettari di ecosistemi, chiedendo prove concrete che questo luogo fosse davvero l’unico possibile per questo progetto. Sebbene l’azienda abbia proposto misure per limitare questo impatto, come la gestione delle acque di deflusso e la ricerca di siti di compensazione, l’Ae ritiene che questi sforzi restino insufficienti.
Il sostegno regionale nonostante tutto
Alain Roussetpresidente della Regione della Nuova Aquitanianon arrenderti. Per lui i progressi riconosciuti dall'Ae, così come gli aggiustamenti ambientali, vanno nella giusta direzione. Lo ricorda Balene volanti promette di creare 300 posti di lavoro diretti sul sito Laruscade. Per la Regione, i benefici derivanti da questo progetto dovrebbero essere considerevoli, non solo in termini di creazione di posti di lavoro, ma anche di progressi verso soluzioni di trasporto più ecologiche.
Rousset ha anche sottolineato l'urgenza di procedere rapidamente su questo progetto, sottolineando il rischio di costosi ritardi se fosse necessario un cambio di sede. “Cercare di optare per un altro sito causerebbe un grave ritardo nel progetto e sarebbe molto dannoso per lo stesso”, afferma, sostenendo che questi dirigibili possono rappresentare una vera risorsa per la transizione energetica. Un incarico che sfocerà in una deliberazione nella commissione permanente, prevista per il 18 novembre.
E ora, quale futuro per il progetto?
La situazione resta delicata per Balene volanti. Se l’azienda intende perseguire la sua missione di trasformazione del trasporto aereo pesante, dovrà prima convincere a livello ambientale. Per l’Aefinché il “debito ecologico” generato dal progetto non sarà risarcito, il dossier rimarrà in sospeso. Invita pertanto l'azienda ad intensificare gli sforzi, in collaborazione con la Direzione Generale dell'Aviazione, per valutare nuove possibilità di localizzazione meno impattanti.
Versare Balene volanti e dei suoi sostenitori, la sfida ora è conciliare ambizioni economiche e esigenze ambientali. Questo progetto, considerato da alcuni come una rivoluzione tecnologica e da altri come una minaccia per l’ambiente, è lungi dall’avere il via libera definitivo.
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