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Onet-le-Château. Da 10 anni, l’impegno inclusivo guida Face Aveyron-Tarn

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l'essenziale
La presenza (in video) questo mercoledì 6 novembre di Jean Castex a Onet-le-Château per celebrare, in particolare, i dieci anni di esistenza di Face Aveyron-Tarn, rimette i riflettori su questo business club molto impegnato contro l'esclusione e le imprese responsabilità sociale, attraverso la sua azione in sempre più ambiti.

Responsabilità sociale d'impresa: l'acronimo CSR, ormai noto a tutti, significa l'impegno degli attori economici a sviluppare al proprio interno i valori che caratterizzano la società odierna. Si tratta di ambiente, ma anche di lotta all'esclusione, di inserimento professionale, di prevenzione, di pratiche virtuose in termini di risorse umane… Tante missioni che guidano ogni giorno sempre di più la Fondazione Agir Contro l'Esclusione (Face) le cui radici territoriali sono qui in due dipartimenti, Aveyron e Tarn.

Una varietà di ambiti di azione

Attenersi alle esigenze del settore è il credo di questo club di imprenditori volontari al servizio dei loro coetanei, ma anche studenti, anziani e persone in cerca di lavoro. Ovunque la lotta all’esclusione abbia ragione di esistere. Azioni “in tutto indipendenza”, motivata da “spirito di gruppo”, “senza mai entrare in competizione con i sistemi esistenti ma anzi esserne complementari”. L'universo delle missioni è stabilito, la sua attuazione si gioca in numerosi ambiti, navigando dall'occupazione all'istruzione passando per la cultura, e ovviamente la lotta alla precarietà, l'inclusione e la RSI, quest'ultimo aspetto dell'azione ha appena ricevuto il sostegno delle aziende dell'Aveyron come come RAGT, Bosch e persino Bennes JPM…

Impegnati per il territorio e per coloro che lo compongono

“Tante implicazioni a beneficio del territorio”riassumono Michel Alibert, vicepresidente e Mathieu Ginestet, presidente di Face Aveyron-Tarn.

L'elenco delle azioni di questo club di volontari esperti e convinti proviene da un inventario in stile Prévert.

Tra gli interventi innovativi, il lavoro con gli studenti delle scuole medie e superiori sotto forma di mentoring rivolto soprattutto agli studenti di Terminale per accompagnarli verso il mondo del lavoro; valorizzare le professioni di domani; azioni con i giovani dei quartieri, soprattutto ragazze, per guidarli verso le carriere digitali (“Wi-Filles”)…

Intelligenza artificiale, mobilità…

Il tutto realizzato attraverso il club “Le aziende si mettono in gioco”. Sempre tra i giovani, l'azione “Robotikfirst” con l'aiuto di Bosch e il sostegno di EDF, un progetto sull'intelligenza artificiale realizzato con Nora Berberi attorno a un gioco per imparare a diventare manager d'impresa (in collaborazione con la Pubblica Istruzione). La promozione della mobilità delle persone in fase di integrazione, il sostegno all'esercizio delle tecnologie digitali accanto alla Tutela Giudiziaria e Minorile e il servizio di libertà vigilata in carcere si aggiungono ad un ricco programma di interventi che prosegue nel corso dell'anno e che sarà senza dubbio al centro dell'attenzione questo mercoledì con la celebrazione dei dieci anni del “ramo” dell'Aveyron-Tarn, creato sotto la guida di Alain Picasso.

Dai numeri

Nel corso dell'anno sono state 190 le aziende portate a conoscenza dei progetti.

7.550 beneficiari (alunni, studenti, persone in cerca di lavoro, anziani, ecc.)

5.000 ore di volontariato aziendale ogni anno.

40 risorse impegnate (amministratori, dipendenti, servizi civici, volontari, ecc.)

Dai numeri

Nel corso dell'anno sono state 190 le aziende portate a conoscenza dei progetti.

7.550 beneficiari (alunni, studenti, persone in cerca di lavoro, anziani, ecc.)

5.000 ore di volontariato aziendale ogni anno.

40 risorse impegnate (amministratori, dipendenti, servizi civici, volontari, ecc.)

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