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“una prima pietra posata” per un progetto ambizioso

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Dall'annuncio del progetto territorializzazione dei due servizi antincendio e di soccorso (SIS) menzionato all'inizio del 2022, quando è entrato in carica come Veronica Arrighi et Giacinto Fatti un bagnopresidenti rispettivamente del SIS 2A e del SIS 2B, il progetto non era più riemerso. Almeno, non pubblicamente.

Fino a questo lunedì pomeriggio, quando Dirigenti del SIS e vigili del fuoco hanno preso posto sulle panchine dell'anfiteatro Ettori delUniversità della Corsica in occasione della prima riunione che riunisce i consigli di amministrazione del SIS, i loro direttori e presidenti. Florian Straser et Magali Chapey rappresentavano da parte loro i prefetti della Corsica e dell'Alta Corsica.

Senza poter, per il momento, fornire dettagli concreti sul nuovo volto di questo futuro servizio territorializzato denominato “progetto di istituzione”l'evento aveva principalmente lo scopo di riunire tutte le parti interessate attorno allo stesso tavolo. In particolare ha dato origine un voto unanime sulla prima versione di questo progetto descritto come “faraonico” da alcuni membri del SIS.

“Oggi questa è una prima pietra nella costruzione di questo progetto a cui miriamo avere metodi, valori e processi comuni e soprattutto coinvolgere tutti in questo progetto costruito dai vigili del fuoco di entrambi i reparti”ha presentato Véronique Arrighi e Hyacinthe Vanni con una voce comune.

I vigili del fuoco, garanti dell'“identità” dello stabilimento

Entrambi hanno anche menzionato “le specificità di ogni territorio”richiedendo “maggiore versatilità e cambiamenti nella risposta operativa”che desiderano ottimale sia in città che nelle zone rurali.

In diverse occasioni, l'importanza del ruolo di vigili del fuoco, “stakeholder del progetto che perfezioneranno ciò che diventerà la struttura finale”, è stato evidenziato nel contesto di “questa costruzione per la Corsica e i Corsi” che, sanno, dovranno affrontare molte sfide.

SU il piano giuridico Prima di tutto. “Abbiamo un AMO (assistenza legale alla gestione del progetto, ndr) che ci accompagna per definire gli statuti”.

Ma anche sul piano finanziario. “Siamo consapevoli delle restrizioni di bilancio che rischiano di colpire gli enti locali”, hanno aggiunto i presidenti, senza fornire dettagli specifici sul finanziamento di questo progetto. “Sappiamo bene che ci vorranno mezzi finanziari per sostenerlo, ma quando si tratta di pianificare il territorio e aiutare le persone, visto quello che ci aspetta in termini di fenomeni climatici estremi, questo non ha prezzo”hanno stimato, riferendosi al drammatico maltempo in Spagna.

Infine, se ricordassero l'orgoglio di un progetto “nostra”entrambi hanno infine menzionato quella che probabilmente costituisce una delle sue questioni chiave: la sua identificare. “La memoria, i valori e il dinamismo della struttura possono venire solo da voi”hanno insistito rivolgendosi direttamente ai vigili del fuoco presenti, alludendo al timore di vedere questa nuova struttura, una volta realizzata, gestita da risorse umane non locali.

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