l'essenziale
In occasione della giornata nazionale contro il bullismo scolastico, prevista per il 7 novembre, focus sul sistema pHARe utilizzato in tutti gli istituti del Tarn-et-Garonne. In particolare al collegio Olympe de Gouges e alla scuola Jacques-Brel.
Aumentare la consapevolezza degli studenti sul bullismo scolastico è l’ambizione del programma pHARe. Attuato a livello nazionale dal 2022, questo piano di prevenzione e cura è disponibile nelle scuole medie e superiori del dipartimento. Esempio al collegio Olympe-de-Gouges a Montauban, dove 36 studenti dalle classi 6a a 3a e 26 adulti sono impegnati quotidianamente in questo approccio. Dieci studenti sono diventati ambasciatori e hanno il compito di sensibilizzare i propri compagni di classe sui segnali che potrebbero avvisarli di una situazione di molestia. Ogni studente diventa allora una sentinella capace di vegliare sui suoi compagni che sembrano isolati o in disagio.
Lunedì 4 novembre 2024, questi stessi ambasciatori, circondati dagli insegnanti dell'Olympe-de-Gouges, hanno diffuso la buona parola alla scuola Jacques-Brel di Montauban in quattro classi per gli studenti che torneranno in prima media l'anno prossimo. Attraverso cortometraggi realizzati da studenti delle scuole medie, gli ambasciatori si sono concentrati sull’effetto gruppo, sull’impatto delle molestie su chi viene isolato o deriso, prima di parlare di gestione del conflitto.
Al termine della mattinata gli scolari hanno ricevuto un diploma che attestava il loro nuovo incarico di sentinella. “La giornata nazionale ricorre il 7 novembre ma noi vogliamo dimostrare che la lotta alle molestie è un problema quotidiano, e questo in tutte le università e le scuole. Gli studenti si stanno formando e formeranno i loro compagni. L'ingresso all'università è un momento estremamente importante e dobbiamo anticiparlo per mostrare come possiamo impegnarci. In ogni classe, ci sono 10 ambasciatori tra gli studenti e 5 adulti vengono formati in ogni istituto”, spiega l'ispettore dell'accademia, Cyril Le Normand.
Un fenomeno in crescita
In pochi anni, incentivato dai social network, è esploso il bullismo scolastico, ma la libertà di parola spinge le vittime a rompere il silenzio. “Tutte le istituzioni sono obbligate a riferire al referente dipartimentale, spiega Dasen. Lui interviene su tutti i problemi che non possono essere affrontati internamente e questo può comportare sanzioni fino all'esclusione definitiva, tra l'altro attraverso azioni legali, in particolare per le molestie informatiche come recentemente il liceo Olympe-de-Gouges a Montech.”
L'ispettore dell'accademia sottolinea anche il ruolo dei genitori con i quali intende lavorare il più possibile. “Mi impegno a lavorare con i genitori. La scuola può fare molto, ma non può fare tutto, sapendo che il tempo in classe degli studenti è del 17%, facciamo del nostro meglio per gestire il tempo in classe.”
Il prossimo passo per il collegio Olympe-de-Gouges: coinvolgere i genitori per formarli a diventare ambasciatori contro le molestie accanto a studenti e insegnanti.
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