Per essere un periodo di Ognissanti, ha piuttosto successo; All'inizio di novembre 2024, il sole manda lontano i tristi giorni di fine estate. Il cimitero ha assunto il suo ornamento più bello, tutto costituito dai colori vivaci dei crisantemi.
Che siamo spaventati o curiosi, è vero che il cimitero incuriosisce sempre; passeggiare tra le sue navate, guardare e ricordare, cercare nomi noti e interrogarsi su quelli dimenticati, fermarsi davanti alle fotografie, tutto questo può essere un piacevole passatempo. Evocare il passato, il presente… e il futuro tra le tombe può essere riposante e rasserenante per la mente; se la meditazione ci ispira solo idee tristi, allontaniamoci e pensiamo ad altro; per molti, una volta all'anno non è segno di coerenza e, oltre il cancello, la vita continua.
Una famiglia e la loro domestica nel complesso vicino
Ma il cimitero, oltre alla contemplazione attorno ai familiari o agli amici, spesso nasconde tante sorprese per i curiosi; presso l'ansa di una tomba troviamo un distintivo della Legion d'Onore assegnato a un combattente della resistenza, su una cripta apprendiamo, attraverso la memoria conservata di un amico, che sono sepolti un fornaio e sua moglie, vittime di un incidente ci risalgono agli inizi degli anni '20, che un certo luogo privo di qualsiasi fiore o insegna era quello dove furono sepolte le suore del convento, che fu all'inizio dell'Ottocento che fu creato l'attuale cimitero, che un croce sicuramente fondata fa risalire la data, che la grande croce inaugurata alla Missione nel gennaio-febbraio 1949 era stata offerta da prigionieri e deportati di ritorno dalla guerra, che la tomba di un benefattore del comune è sovrastata da tre croci (una per la moglie , uno per la figlia morta giovane e uno per sé) e che non volendo lasciare da parte la sua serva le aveva offerto una concessione attigua alla loro.
La memoria, sia che generi meditazione sia che sia alimentata dalla curiosità, resta il miglior agente di trasmissione.
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