DAMIEN MEYER/AFP
Lunedì 4 novembre, il sindaco di Poitiers, Léonore Moncond'huy, ha chiesto a Bruno Retailleau di “ristabilire la verità” sulla sparatoria costata la vita ad un adolescente della città. (Foto illustrativa)
POLITICA – I numeri non sono neutrali. Il sindaco di Poitiers, Léonore Moncond'huy, invita questo lunedì 4 novembre Bruno Retailleau a “ripristinare la verità” sulla sparatoria che costò la vita a un adolescente in città. Il ministro dell'Interno aveva parlato, erroneamente, di una rissa tra loro “400 e 600 persone ».
“Spero che il ministro corregga le sue osservazioni (…). Lo dobbiamo in particolare alla famiglia del giovane”ha lanciato l'eletto ecologista su France Bleu Poitou, denunciando i commenti che “contribuiscono ad alimentare la confusione tra i giovani dei quartieri nel loro insieme e i trafficanti nel loro insieme”.
Per Léonore Moncond'huy, Bruno Retailleau “ha commesso un errore”In “usare l’immagine di un quartiere e l’immagine di (Poitiers) al servizio di un discorso allarmista e populista”.
“Brevi tafferugli”, secondo la polizia e la procura
Giovedì sera, mentre una serata di Halloween organizzata da un'associazione riuniva tanti giovani nel quartiere di Couronneries, degli spari davanti a un ristorante di kebab hanno ferito cinque persone, tutti minorenni. Uno di loro, di 15 anni e colpito alla testa, non è sopravvissuto.
Commentando i fatti venerdì mattina su BFMTV/RMC, il ministro degli Interni ha dichiarato che dopo la sparatoria, “una rissa tra bande rivali” si era opposto “diverse centinaia di persone”castigando il « narcoracacailles » ed evocare un rischio di «messicanizzazione» del paese.
Secondo la polizia e l'accusa, però, brevi tafferugli hanno coinvolto solo poche decine di persone tra la folla presente nei pressi del luogo del delitto.
Sabato, il coordinatore nazionale di France Insoumise, Manuel Bompard, si è indignato per le dichiarazioni del ministro degli Interni, denunciando un “ pratica squallida » Di “ comunicazione politica.
Un minore che “non l'ha fatto niente a che vedere con il traffico di droga”
La morte di un adolescente lo è “abbastanza tragico di per sé” per non farlo “diffondere informazioni false”ha proseguito il sindaco di Poitiers, aggiungendo che la vittima “non aveva assolutamente nulla a che fare con il traffico di droga”.
Secondo la sua famiglia, che ha parlato tramite un avvocato, il minore “non ha avuto problemi di delinquenza”. Il “Ha detto a sua madre che avrebbe comprato un panino prima di tornare a casa. E gli hanno sparato.”ha detto domenica all'AFP Yasmina Djoudi.
Un indagato che, secondo l'accusa, “si sarebbe occupato dello spaccio di stupefacenti” nel quartiere “nei giorni precedenti”è ricercato dagli investigatori. Secondo le informazioni di pariginoquest'uomo era sotto controllo giudiziario per un caso di possesso di armi indagato a Marsiglia.
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