Scopri lo zafferano del Gard, una spezia rara coltivata con passione. Tra rischi climatici, tecniche di raccolta precise e usi diversi, la coltivazione di questo “o rouge” richiede pazienza e know-how.
Il Gard, territorio noto per la sua ricchezza culturale e gastronomica, è anche terra di produzione dello zafferano, spezia rara e preziosa soprannominata “o rossa”. Questa mattina Raphaël, produttore appassionato, ci mostra il suo campo di zafferano.
Un clima capriccioso per la coltivazione dello zafferano
Nei campi di zafferano di Raffaello non sempre ci sono i fiori viola. La produzione di questa spezia dipende strettamente dai rischi climatici. L’anno scorso, la siccità prolungata ha posto delle sfide, e quest’anno, il caldo eccessivo ha ritardato la fioritura. La raccolta è quindi iniziata tardi, una decina di giorni fa, e il picco produttivo deve ancora arrivare.
Raccolta attenta per preservare il pistillo
Lo zafferano si prepara all'alba, quando il fiore è ancora chiuso, per proteggere il pistillo, la parte rossa e preziosa della pianta. Questa attenta raccolta viene effettuata a mano, fiore per fiore, avendo cura di raccogliere il pistillo solo dopo che i fiori si sono aperti. È un duro lavoro alle spalle, ma produttori come Raphaël riescono rapidamente a ridurre il disagio.
Manutenzione complessa: il mistero delle lampadine
Anche la coltivazione dello zafferano richiede una manutenzione molto tecnica. I bulbi di zafferano, che ogni anno producono “bulbi”, devono essere ripiantati ogni tre o quattro anni. Con il tempo, infatti, il bulbo madre si deteriora e può contaminarne altri. I coltivatori devono quindi rimuovere, selezionare e ripiantare i bulbi per garantire la sostenibilità del loro raccolto.
Usi molteplici: dalla cucina agli infusi
Dopo la raccolta, i pistilli vengono essiccati e selezionati, un processo chiamato “potatura”. La parte rossa del pistillo è destinata principalmente agli usi culinari, mentre la parte bianca viene talvolta utilizzata per le sue proprietà medicinali. Lo zafferano si presta anche a varianti sorprendenti, come la birra aromatizzata, chiamata “Stigma”. Questa originalità delizia gli amanti dei nuovi sapori.
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