Un musicista al violino, un altro alla boha, la cornamusa delle Landes de Gascogne trasporta i ballerini di rondeaux e mazurche in un'atmosfera festosa.
Crediti: MM40
La proiezione del documentario “Le Grand Bal” ha celebrato l'apertura del festival Autonada organizzato questo fine settimana dall'Associazione per la Cultura Popolare delle Landes. Questo documentario diretto da Laetitia Carton, uscito nel 2018, invita gli spettatori a immergersi nel mondo gioioso e vibrante del ballo popolare, quello del festival Gennetines, in Alvernia. Questo film è una celebrazione della danza, del calore umano, della musica e di quell'energia collettiva unica che emerge dai balli in cui le persone ballano per notti intere. Ogni estate, 2.000 persone vengono da ogni parte per questo incantevole evento che dura una settimana. Il film cattura perfettamente l'atmosfera festosa dell'evento: le coppie girano, volteggiano, sudano, si abbandonano al ritmo di musica sfrenata. È una sinfonia di movimenti, corpi in armonia, risate e momenti di complicità, dove dimentichiamo tutto per “stare insieme” nella stessa energia. Uno dei suoi grandi punti di forza è che ci trasporta direttamente nel cuore di questa euforia collettiva, lasciando che sia la musica e le espressioni dei ballerini a raccontare la storia. Non c'è voce fuori campo, solo il ritmo delle danze, che ci fa quasi sentire le vibrazioni della musica. Il Gran Ballo è una parentesi incantata, un momento sospeso che delizia i sensi e invita tutti a lasciarsi andare e assaporare la gioia semplice e profonda di ballare insieme, senza artificio. È un'esperienza coinvolgente che, anche per chi non ha mai ballato, fa venire voglia di unirsi alla pista da ballo per condividere questo calore umano. Selezione ufficiale al Festival di Cannes, Le Grand Bal: il film perfetto per chi ha due piedi sinistri e un cuore grande!
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