Il suo itinerario è fatto di andirivieni, di misteri dell'uomo nell'ombra e della vita pubblica in Francia e in Europa.
A 18 anni entra a far parte del Fronte Nazionale; L'epoca di Jean-Marie Le Pen e i suoi slittamenti che non si possono più contare. Abbracciò l'attivismo dell'estrema destra e partecipò alle campagne del “Diavolo della Repubblica” quando si candidò a Parigi per le elezioni municipali del 1983 o nel 1988 per le elezioni presidenziali che considerava “abbaglianti”. Ma dieci anni dopo, nel 1998, stanco degli eccessi, segue Bruno Mégret, il numero 2 del Fronte, in una scissione fratricida… Si allontana due anni dopo, ma resta nella galassia sovranista, da Philippe de Villiers a Nicolas Dupont Aignan fino al suo ritorno al fianco di Marine Le Pen, di cui sposò la sorella maggiore. Diventa suo cognato, ma anche il suo consigliere e la sua penna.
Viene spesso descritto come uno degli artefici della demonizzazione, e in particolare del cambio di nome. Nel 2018, il FN è diventato RN e le vittorie elettorali, nonostante il soffitto di cristallo, si sono accumulate per tre volte. E l’ultima alle elezioni legislative del 2024.
Ora deputato europeo eletto nel 2019 e rieletto nel 2024, siede con gli eletti del Fidesz di Viktor Orbán, ci racconterà qual è il suo progetto per la Francia e l'Europa e gli insegnamenti che trae dalle ultime elezioni.
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