lLa Francia si trova a un “punto critico”. Questo è l'allarme lanciato da Bruno Retailleau, mentre il suo Ministero degli Interni si trova a fronteggiare l'aumento dell'”iperviolenza” legata ai narcotrafficanti che dilagano in diverse città del Paese. Recentemente si sono verificati scontri sanguinosi a Poitiers e nella regione di Valence. Il ministro si è recato venerdì a Rennes per riaffermare l'impegno dello Stato a ripristinare l'ordine.
Visitando il quartiere Maurepas di Rennes, segnato dalle recenti guerre tra bande, il Ministro degli Interni ha annunciato lo spiegamento di rinforzi e la creazione di un'Unità investigativa nazionale, dedicata alla lotta contro il traffico di droga. Secondo lui, “la Francia è in un processo di messicanizzazione”, con l’ascesa di “narco-enclavi” che, ha detto a BFMTV, minacciano direttamente la sovranità nazionale.
Traffico di droga: “O c’è una mobilitazione generale, oppure c’è la messicanizzazione del Paese”, dichiara Bruno Retailleau pic.twitter.com/mWUPcMIqdU
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Il ministro ha sottolineato che “oggi i narcotrafficanti non hanno più limiti”. Sebbene abbia affermato di essere “determinato a intraprendere questa guerra” contro il traffico di droga, ha riconosciuto che ci vorranno “tempo e strumenti adeguati” per raggiungere questo obiettivo. “Non possiamo considerare il traffico di droga come una semplice delinquenza”, ha concluso.
“Un nuovo arsenale legislativo”
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