Un sospetto di botulismo in Isère. Lo ha annunciato la prefettura dell'Isère, venerdì 1È Novembre 2024, dopo aver ordinato il ritiro di alcune decine di scatolette artigianali di terrina di maiale, riferisce ilAFP.
L'Agenzia sanitaria regionale dell'Alvernia Rodano-Alpi (ARS) ha ricevuto giovedì la segnalazione di questo caso sospettato di essere affetto da questa grave malattia neurologica, informa la prefettura in un comunicato stampa.
La persona che ha “ha consumato una terrina di maiale prodotta nella fattoria, da EARL (Operazione Agricola a Responsabilità Limitata, ndr) Les Poplars” a Mottier (Isère), “è stato curato dal punto di vista medico”precisa.
Un appello alla vigilanza
Analisi dell'Istituto Pasteur “resti di terrina di maiale implicata […] confermato la presenza della tossina botulinica e dei batteri che producono la tossina”a seconda della prefettura.
“Le condizioni di produzione non garantiscono la sterilizzazione dei vasetti”le autorità hanno deciso di ritirare e richiamare “qualche dozzina” di queste conserve messe in vendita presso l'azienda agricola “Chez Barbier”, a Mottier, aggiunge la prefettura.
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Quest'ultimo chiama le persone che lo hanno consumato “con la massima attenzione e consultare un medico in caso di sintomi (problemi di vista, difficoltà di deglutizione, secchezza delle fauci, difficoltà di parola) menzionando questo avviso”. Invita inoltre chi li possiede a non consumarli, ad aprirli e a buttarli via.
Cibo mal conservato
Il botulismo è una malattia neurologica rara e grave, mortale nel 5-10% dei casi, causata da una tossina molto potente prodotta da un batterio che si sviluppa soprattutto negli alimenti scarsamente conservati a causa della mancata sufficiente sterilizzazione.
Provoca problemi agli occhi (visione offuscata), difficoltà a deglutire e, nelle forme avanzate, paralisi dei muscoli, in particolare dei muscoli respiratori, che può portare alla morte.
In Francia, il botulismo è raro: l'incidenza media si è stabilizzata dal 1980 a circa 20-30 focolai all'anno, che nella maggior parte dei casi coinvolgono da uno a tre pazienti ciascuno.
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