COLLOQUIO – Sahara occidentale, accuse legate alla colonizzazione, accordi del 1968, lo storico reagisce alle molteplici controversie che da sessant'anni oppongono Algeria e Francia, e spesso nascono da posizioni sterili.
La guerra, condotta dalla Francia dal 1954 al 1962, ha lasciato enormi cicatrici, che sono ancora presenti. Professore emerito all'Università della Sorbona e grande specialista della storia della colonizzazione in Algeria, Jacques Frémeaux si interroga sulle ragioni della difficile riconciliazione tra i due paesi, più di mezzo secolo dopo. Pubblica La guerra d'Algeria pubblicato da Cerf.
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IL FIGARO. – Il riconoscimento da parte di Parigi del carattere “marocchino” del Sahara Occidentale e la messa in discussione da parte del ministro degli Interni, Bruno Retailleau, degli accordi del 1968 che facilitano la circolazione, l'occupazione e il soggiorno dei cittadini algerini in Francia hanno contribuito a nuove tensioni tra i paesi due paesi. Escludere il viaggio in Francia, di cui il presidente Abdelmadjid Tebboune ha accusato la Francia « genocidio » durante la colonizzazione. Cosa ne pensi di questa accusa?
Jacques FRÉMEAUX. –La gravissima crisi demografica reale (perdita di forse 1 milione…
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