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Per Halloween, “Planète Ocora” canta con l'aldilà su Musique

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Halloween, ovvero quando la morte diventa rinascita: Aliette de Laleu ha invitato i musicisti ad eseguire i loro lamenti. Una serata mistica da riascoltare in podcast.

La cantante Amina Cadelli, in arte Flèche Love. Foto Natalie Joray

Di Carole Lefrançois

Pubblicato il 1 novembre 2024 alle 16:00

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PPer la sua prima della stagione sul palco del Carreau du Temple, Aliette de Laleu, alla guida di Il pianeta Ocora dall'inizio dell'anno scolastico, ha scelto di celebrare il rinnovamento festeggiando Halloween, dove la morte è sinonimo di rinascita. In questo spirito festoso, la giornalista, succeduta a Françoise Degeorges – storica produttrice dello spettacolo Ocora I colori del mondo da diciotto anni -, si cala nei panni di una cartomante e invita ciascuno dei suoi ospiti a pescare una carta dei tarocchi di Marsiglia, un'abile introduzione per dare libero sfogo alle proprie intime interpretazioni.

Tuttavia è difficile celebrare i defunti quando non si ha l'ampiezza di una cerimoniera. Sul palco le sue parole sono a volte esitanti e gli scambi con gli artisti mancano ancora di flessibilità. Tuttavia, dall'inizio dell'anno scolastico, ha difeso un programma tanto impegnativo quanto divertente. Come questa sera in cui ha riunito artisti formidabili: Sourdure (Ernest Bergez), cantante occitano intriso di canti medievali che è allo stesso tempo trovatore e mago del suono, La Chica (Sophie Fustec), con canti mistici e festosi, evocando il potere dei rituali sciamanici dalle sue origini venezuelane, e l'artista svizzero-algerina Flèche Love (Amina Cadelli), che trabocca di emozioni quando ripercorre il suo filo transgenerazionale, in cerca di guarigione. Un concerto gioiosamente incantatore, al confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Q Celebriamo i morti, In Il pianeta Ocorasu Musique. Disponibile in podcast da domenica 3 novembre.

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