La questione del “legittimo motivo”
In effetti, la legislazione rimane vaga e gli Opinel non soddisfano pienamente i criteri per essere considerati un'arma di categoria D, vietata negli spazi pubblici senza motivo legittimo. Tutto dipende anche dal contesto, dalla libera interpretazione delle forze dell'ordine, in cosa sia considerato un motivo legittimo o meno. In altre parole, e per fare una caricatura, una persona che si reca a una manifestazione pubblica ubriaca con un coltello in tasca avrà molte più possibilità di essere sanzionata rispetto a un padre che taglia una fetta di Reblochon per suo figlio.
Ciò che è cambiato, e che alimenta le voci, è anche l’esperimento effettuato dall’aprile 2024, nell’ambito della Lopsi (legge di indirizzo e programmazione per la sicurezza interna) di una multa fissa di 500 euro inflitta a chi detenga un coltello, in situazioni di turbamento dell’ordine pubblico. L'uso della multa fissa è in fase di sperimentazione in 13 centri urbani: Bobigny, Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia, Montpellier, Nantes, Nizza, Parigi, Pontoise, Rennes, Saint-Étienne e Tolosa.
Chambéry: cosa c'è da sapere sul progetto da 10 milioni di euro di Opinel?
« Questo è motivo di preoccupazione », Indica Luc Simon, vicedirettore generale dell'azienda, responsabile delle vendite e del marketing. Il marchio intende difendere l’idea che Opinel” è soprattutto uno strumento per la vita di tutti i giorni », e un divieto totale potrebbe in definitiva avere un impatto sull’equilibrio finanziario dell’azienda. Oggi comunque Opinel” non rileva alcun impatto sulle vendite » in questo contesto, ma assicura di aver allertato i deputati savoiardi affinché restino vigili su questo argomento.
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