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“Non ci sono marinai”: un budget di oltre 50 milioni di euro per una nave rimasta in banchina

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Il capo della politica scientifica federale (Belspo) Arnaud Vajda è stato ospite questa mattina di Martin Buxant a bel RTL. Tornò al destino della prestigiosa nave da ricerca scientifica, Belgicache è fermo da diversi mesi a Zeebrugge. Un progetto costato 54 milioni di euro.

La nave da ricerca scientifica “Belgica”, gestita dalla Politica scientifica federale (Belspo), è attualmente immobilizzata a Zeebrugge, senza equipaggio, acqua ed elettricità.

Questa situazione deriva da problemi contrattuali con il suo ex operatore, l’armatore francese Genavir, che ha rescisso unilateralmente il contratto alcuni mesi fa. Di conseguenza, la nave non è salpata dalla fine di giugno e parte delle sue missioni previste per il 2024 e il 2025 sono sospese.

Per Arnaud Vajda, direttore di Belspo, “questa è una situazione sfortunata”. Spiega che esiste”nessun marinaio nella politica scientifica, quindi abbiamo negoziato una partnership con il settore privato“.

Questo contratto è stato stipulato prima della pandemia di Covid-19 e prima dell’esplosione dei costi energetici, che hanno reso difficile per il partner privato adempiere ai propri obblighi. continua il regista.

Un’ispezione sul dumping sociale

Un’ispezione effettuata a fine 2023 dal Servizio Pubblico Federale Mobilità e dall’FPS Occupazione ha evidenziato un problema di dumping sociale, a seguito di una denuncia presentata dal team tecnico lettone di Belgica.

Questi ultimi sostengono che la Genavir ha tentato di concludere un contratto collettivo in Lettonia, in violazione della Convenzione sul lavoro marittimo dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), poiché la Belgica naviga sotto bandiera belga.

Il Reale Istituto Belga di Scienze Naturali (RBINS) ha confermato che Genavir aveva “molteplici opportunità per sistemare tutto“, ma non ha agito di conseguenza, provocando il ritiro della licenza da parte del governo federale. In risposta, l’armatore ha intrapreso un’azione legale contro il governo federale e la FPS Mobility.

Un futuro incerto per la Belgica

Il futuro della nave rimane incerto. La Belgica, nave ammiraglia per la ricerca scientifica in Europa, ha navigato solo un terzo del tempo previsto nel 2024. Secondo l’IRSNB, “il programma di quest’anno è già stato in gran parte cancellato e temiamo che il programma del prossimo anno subirà la stessa sorte“.

L’istituzione sottolinea che è fondamentale che Belgica possa riprendere le sue attività nel Mare del Nord. Il processo per trovare un nuovo operatore è complesso e potrebbe durare diversi mesi, a causa della formazione del prossimo governo e dei possibili interventi all’interno delle istituzioni scientifiche.

Arnaud Vadja certifica: “Stiamo attualmente cercando un altro partner e stiamo negoziando in parallelo con la Difesa“,

Con i suoi 400 metri quadrati di laboratori e moderni strumenti di misura, Belgica è uno strumento di ricerca essenziale per gli scienziati belgi ed europei. Nel 2022, la nave aveva ricevuto molte richieste da ricercatori internazionali. Serve anche come nave ausiliaria per la componente marittima della Difesa, il che ne aumenta l’importanza strategica.

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